Sul sito di SNPA sono stati pubblicati i dati delle analisi elaborate grazie ad una nuova piattaforma che ha permesso una prima analisi degli effetti sulla qualità dell’aria a seguito delle misure restrittive introdotte dal Governo per l’emergenza Coronavirus.

In particolare, lo studio denota una riduzione in maniera significativa di uno dei principali inquinanti dell’atmosfera, il biossido di azoto (NO2). Si stima, sostiene SNPA, una diminuzione dell’ordine del 50% nella Pianura Padana.

È stato analizzato l’andamento del biossido di azoto (NO2) in quanto tra gli inquinanti dell’aria, l’NO2 è quello che più rapidamente risponde alle variazioni delle emissioni e viene prodotto da tutti i processi di combustione, compresi quelli derivanti dal traffico veicolare. Più complessa è invece la risposta delle polveri fini (PM10) in parte emesse direttamente ed in larga parte prodotte dalla trasformazione di altre sostanze reattive, quali l’ammoniaca, gli ossidi di azoto, i composti organici volatili, emesse da molte fonti diverse.

L’analisi e i dati completi sono consultabili al seguente link: comunicato-Copernicus_NO2_Pianura-Padana

 

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