E’ arrivato il documento finale di inquadramento e posizionamento strategico “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, elaborato dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dello Sviluppo Economico, anche grazie all’ampia partecipazione apportata in sede di consultazione pubblica online, da parte di oltre 300 tra rappresentanti di pubbliche amministrazioni, piccole, medie e grandi aziende, associazioni, consorzi, organismi di certificazione e privati cittadini: c’è voglia di fare!

Come si legge nel Messaggio dei Ministri Galletti e Calenda sul resoconto della predetta consultazione, mediante questo documento si è inteso illustrare la tematica generale dell’economia circolare, per poi definire, in tale ambito, il posizionamento strategico del nostro paese, in continuità con gli impegni adottati nell’ambito dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, in sede G7 e nell’Unione Europea. Provvedendo a definire, poi, gli obiettivi dell’uso efficiente delle risorse e di modelli di produzione più circolari e sostenibili, anche grazie ad abitudini di consumo più attente e consapevoli, il documento costituisce un importante strumento per l’attuazione della Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile (approvata dal Governo il 2 ottobre 2017 ed in attesa di approvazione da parte del CIPE).
Lo sguardo è volto ad una politica industriale finalizzata alla sostenibilità, che possa incrementare la competitività del prodotto italiano, cambiamento che trova cardine nell’innovazione, fattore determinante per dare impulso alla transizione. La trasformazione digitale del sistema produttivo ben ci orienta, infatti, verso produzioni più sostenibili e circolari: per trasformare i rifiuti in risorse servono tecnologie, servizi e modelli creativi, capaci di plasmare l’economia del futuro, servono la dismissione corretta degli impianti inquinanti e la riallocazione della forza lavoro in attività produttive promosse e create dal processo di transizione.

Questo è il punto di partenza, sta al Governo, ora, elaborare un vero e proprio “Piano di Azione Nazionale sull’Economia Circolare”, strumento al centro del nuovo modello di economia circolare per l’Italia. (LM)


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