L’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha diffuso un Piano Operativo di dettaglio recante una serie di linee di indirizzo utili alla definizione di un Piano di monitoraggio nazionale delle sostanze chimiche estremamente preoccupanti, ossia quelle definite Very High Concern – SVHC, presenti nelle acque superficiali e sotterranee.
 
Lo sfondo normativo è quello dei regolamenti REACH (1907/2006) concernente la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, e CLP (1272/2008), in materia di classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele. Entrambi sono stati predisposti ai fini della sicurezza complessiva nella gestione delle sostanze chimiche, con un approccio graduato in funzione sia delle quantità messe in commercio, sia delle caratteristiche intrinseche di pericolosità.
 
Il Piano di monitoraggio, da adottarsi secondo queste nuove linee guida, risponde all’esigenza di colmare la lacuna relativa ai dati di monitoraggio ambientale per le sostanze estremamente preoccupanti, che impedisce, di fatto, una valutazione dei possibili impatti a seguito del loro utilizzo, nonostante siano noti, invece, i rischi che tali sostante possono rappresentare per uomo e ambiente.
 
Si tratterà, quindi, di raccogliere le informazioni mancanti su quelle sostanze che non rientrano fra i parametri tabellari previsti dalla normativa e che, in quanto contaminanti emergenti, non rientrano nei programmi di monitoraggio svolti di routine.
 
Quanto alle sostanze oggetto di monitoraggio, il documento fa riferimento a quelle più rilevanti sia da un punto di vista ambientale che territoriale, mediante una pianificazione mirata alla selezione di sostanze che, per il loro utilizzo sul territorio, possono rappresentare una problematica di interesse nazionale.
 
I criteri di scelta riguardano sia le caratteristiche intrinseche delle sostanze, con una particolare attenzione a quelle di rilevanza ambientale (PBT/vPvB), sia le proprietà che ne determinano il destino ambientale e la possibilità di contaminare le acque.


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