E’ ufficiale: manca poco per la pubblicazione in Gazzetta del Pacchetto Economia Circolare.

Dopo l’approvazione da parte del Parlamento Europeo, nella seduta del 18 aprile 2018, anche il Consiglio ha dato il suo via libera alle nuove direttive sui rifiuti, volte a realizzare la transizione da un’economia “lineare” (estrarre, produrre, utilizzare e gettare) verso un modello circolare, che implica condivisione, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, estendendo il ciclo di vita dei prodotti e riducendo al minimo i rifiuti.

Lo annuncia il Consiglio dell’UE, con un Comunicato Stampa del 22 maggio 2018 (259/18), che riportiamo di seguito:

ambiente-sicurezza

Bruxelles, 22.05.2018 – “Gestione e riciclaggio dei rifiuti: il Consiglio adotta nuove norme

Il Consiglio ha adottato oggi il pacchetto rifiuti che stabilisce nuove norme per la gestione dei rifiuti e fissa obiettivi giuridicamente vincolanti per il riciclaggio.

“Mi fa molto piacere che i ministri abbiano approvato oggi la legislazione riveduta sui rifiuti. L’Europa si sta muovendo verso un’economia circolare. Le nuove norme tuteleranno non solo l’ambiente in cui viviamo ma anche la salute dei nostri cittadini. Oggi possiamo chiudere il cerchio: il ciclo di vita dei prodotti – dalla produzione e dal consumo fino alla gestione dei rifiuti – è completo. Questa decisione renderà le nostre economie più sostenibili e rispettose dell’ambiente” – Neno Dimov, ministro bulgaro dell’ambiente e delle risorse idriche.

Gli Stati membri si sono impegnati a conseguire i seguenti obiettivi aumentando man mano il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani:

entro il 2025 entro il 2030 entro il 2035
Rifiuti urbani 55% 60% 65%

 

Entro il 1° gennaio 2025 gli Stati membri metteranno a punto la raccolta differenziata dei rifiuti tessili e dei rifiuti domestici pericolosi. Inoltre, entro il 31 dicembre 2023, dovranno assicurare la raccolta differenziata dei rifiuti organici oppure il loro riciclaggio alla fonte (per es. compostaggio domestico), oltre al sistema di raccolta differenziata già in essere per carta e cartone, vetro, metalli e plastica.

La normativa fissa obiettivi specifici di riciclaggio per gli imballaggi:

entro il 2025 entro il 2030
Tutti i tipi di imballaggi 65% 70%
Plastica 50% 55%
Legno 25% 30%
Metalli ferrosi 70% 80%
Alluminio 50% 60%
Vetro 70% 75%
Carta e cartone 75% 85%

 

La normativa contiene un obiettivo di riduzione del numero di discariche e definisce requisiti minimi applicabili a tutti i regimi di responsabilità estesa del produttore. I produttori che sono soggetti a tali regimi devono assumersi la responsabilità della gestione della fase del ciclo di vita in cui il loro prodotto diventa un rifiuto e dovranno fornire un contributo finanziario. Sono stati inoltre introdotti regimi di responsabilità estesa del produttore obbligatori per tutti gli imballaggi. Gli Stati membri si adoperano per garantire che, a partire dal 2030, tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo, in particolare i rifiuti urbani, non siano ammessi in discarica.

Il pacchetto rifiuti porterà a un maggiore riciclaggio dei rifiuti e contribuirà così alla creazione di un’economia circolare; promuoverà l’utilizzo di imballaggi riciclabili e riutilizzabili e migliorerà le modalità di gestione dei rifiuti.

 

Contesto e prossime tappe

Il 3 dicembre 2015 la Commissione europea ha presentato un pacchetto riveduto sull’economia circolare che include il cosiddetto pacchetto rifiuti, consistente in quattro proposte legislative. Il pacchetto affronta problemi ambientali di portata transnazionale: l’impatto di una gestione inadeguata dei rifiuti sulle emissioni di gas a effetto serra, l’inquinamento atmosferico e l’abbandono dei rifiuti, anche in ambiente marino. Assicura che i materiali di valore presenti nei rifiuti siano efficacemente riutilizzati, riciclati e reimmessi nell’economia europea e in tal modo contribuisce a fare un altro passo avanti verso un’economia circolare e a ridurre la dipendenza dell’UE dall’importazione di materie prime promuovendo l’uso prudente, efficiente e razionale delle risorse naturali.

Il 19 maggio 2017 gli ambasciatori presso l’UE hanno concordato un mandato sul pacchetto, aprendo la strada ai triloghi che sono iniziati il 30 maggio 2017. Dopo vari cicli di negoziati, il 18 dicembre è stato raggiunto un accordo provvisorio tra la presidenza estone e il Parlamento europeo, approvato dagli ambasciatori presso l’UE il 23 febbraio.

 

Dopo l’adozione da parte del Consiglio, la normativa entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

 

Attendiamo, ora, il momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la successiva entrata in vigore delle nuove direttive: manca poco!


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