Sulla Gazzetta Ufficiale UE del 7 marzo 2019 è stato pubblicato il Parere del Comitato europeo delle regioni — Piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile (2019/C 86/04). Sulla questione il Comitato (CER) osserva, in primo luogo, che una finanza sostenibile contribuisce, in fase di decisione di investimento, a tenere in considerazione criteri ambientali, quali cambiamento climatico, degrado ambientale, perdita della biodiversità ed esaurimento delle risorse, assieme a criteri sociali, ad esempio cattive condizioni di lavoro, e ad aspetti della gestione d’impresa (i cosiddetti fattori di governance). Ribadendo, poi, il proprio impegno a favore della lotta contro il cambiamento climatico e della promozione dello sviluppo sostenibile ai sensi dell’Agenda 2030 dell’ONU, e sostenendo la necessità di investimenti significativi per rispondere a tali sfide, il CER segnala che la copertura loro destinata non può provenire solamente da fondi pubblici. Per questo motivo, il Comitato afferma di condividere il Piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile pubblicato dalla Commissione l’8 marzo 2018, nonché la disponibilità a consentire al settore finanziario e agli investitori privati di contribuire al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi comuni relativi al clima e alla sostenibilità.

Circa il ruolo degli enti locali e regionali, in prima linea – osserva il Comitato – nel mitigare i danni causati da fenomeni naturali sempre più estremi e nell’investire in misure di adattamento, afferma che tali enti traggono beneficio dalla salvaguardia a lungo termine della competitività dell’economia dell’UE e da opportunità nuove e più sostenibili di investimento e di occupazione, sottolineando anche che sono responsabili di gran parte degli investimenti nelle infrastrutture per il trasporto, le telecomunicazioni, l’energia, le risorse idriche e la gestione dei rifiuti, le quali svolgono un ruolo importante come precursori di uno sviluppo sostenibile.

Da ultimo, il Comitato Europeo fa riferimento alla sensibilizzazione ed informazione dei cittadini dell’UE: “per migliorare il grado di consapevolezza dei cittadini europei in rapporto ai diversi aspetti legati allo sviluppo sostenibile, sarebbe necessario migliorare le informazioni disponibili al riguardo“.


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