Sulla Gazzetta UE del 7 giugno C 216 sono state pubblicati gli Orientamenti della Commissione sui prodotti di plastica monouso conformemente alla direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.

Il documento fornisce orientamenti sulle principali definizioni contenute nella direttiva, oltre ad esempi di prodotti da considerare compresi o meno nel suo ambito di applicazione. Questi esempi, tuttavia, specifica la Commissione, non sono esaustivi e servono unicamente a fornire un quadro illustrativo su come interpretare talune definizioni e i pertinenti requisiti della direttiva nel contesto degli specifici prodotti di plastica monouso. Il contenuto, compresi gli esempi, rispecchia il punto di vista della Commissione europea e, in quanto tale, non è giuridicamente vincolante. L’interpretazione vincolante della legi­slazione dell’UE è difatti di esclusiva competenza della Corte di giustizia dell’Unione europea.

 

 

Ciò premesso, il documento stabilisce che, ai sensi della direttiva 2019/904, dovrebbe intendersi per plastica “il materiale costituito da un polimero quale definito all’articolo 3, punto 5), del regolamento (CE) n. 1907/2006, cui possono essere stati aggiunti additivi o altre sostanze, e che può funzionare come componente strutturale principale dei prodotti finiti, a eccezione dei polimeri naturali che non sono stati modificati chimicamente“.

Pertanto, i polimeri naturali non modificati, ai sensi della definizione di “sostanze non modificate chimicamente” di cui all’articolo 3, punto 40, del regolamento (CE) n. 1907/2006 […], non dovrebbero essere inclusi nella direttiva poiché sono presenti naturalmente nell’ambiente.

Invece, la plastica fabbricata con polimeri naturali modificati o con sostanze di partenza a base organica, fossili o sintetiche non è presente in natura e dovrebbe pertanto rientrare nell’ambito di applicazione della direttiva. La definizione adattata di plastica dovrebbe pertanto coprire gli articoli in gomma a base polimerica e la plastica a base organica e biodegradabile, a prescindere dal fatto che siano derivati da biomassa o destinati a biodegradarsi nel tempo.


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