Il 31 maggio 2021 scadrà il termine fissato dal Ministero della Salute affinché tutti i laboratori, privati e pubblici, che analizzano la presenza di amianto nei materiali ai sensi del DM 14 maggio 1996, presentino domanda di partecipazione ai circuiti di regionali dedicati. I termini di valutazione per ottenere la qualificazione nazionale per il rilascio dei rapporti di prova per la presenza di amianto nei materiali sono le capacità tecnico-professionali e organizzative del laboratorio preso in esame.

Le procedure per rinnovare le proprie autorizzazioni, o acquisirne di nuove, prevede che le domande siano inviate ai centri regionali di riferimento, individuati dal Ministero stesso come sportelli di riferimento per il programma di qualificazione 2021-2022 dei laboratori che eseguono le predette analisi.

Il programma di qualificazione ministeriale prevede un aggiornamento biennale dei requisiti minimi per il rilascio dei rapporti di prova. Da tempo, attraverso specifiche circolari, il Ministero sollecita una particolare attenzione sui laboratori che, pur possedendo le adeguate strumentazioni e capacità, non ritengono fondamentale ottenere la certificazione. Un caso comune è il “passamano” delle commesse tra laboratori, ovvero il subappalto delle attività di analisi a laboratori non certificati.

 

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