I cambiamenti climatici ridurranno i nutrienti essenziali degli alimenti, come proteine, ferro e zinco. La colpa sarebbe dell’aumento dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera, difatti, mentre livelli più elevati di CO2 possono aumentare la fotosintesi e la crescita in alcune piante, alcuni studi hanno anche scoperto che riducono la concentrazione di nutrienti chiave nelle colture.

 

In particolare, un nuovo studio, realizzato da ricercatori dell’International Food Policy Research Institute (IFPRI), ha rilevato che, proprio a causa dell’elevata concentrazione di anidride carbonica, grano, riso, mais, orzo, patate, soia e verdure subiranno perdite di nutrienti di circa il 3% in media entro il 2050.

 

Si è stimato che i livelli di proteine, ferro e zinco disponibili pro-capite saranno rispettivamente del 19,5%, 14,4% e 14,6% inferiori rispetto a quanto sarebbero stati senza l’effetto dei cambiamenti climatici.

 

Insomma, le conseguenze negative date dai cambiamenti climatici sembrano moltiplicarsi e, ancora una volta, la “vittima” è la nostra salute!

 

 


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