Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato sul proprio sito istituzionale i seguenti documenti:

1) “Indirizzi operativi per la redazione del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) per i comuni dai 50.000 ai 100.000 abitanti”: il documento si rivolge ai Comuni con popolazione compresa tra i 50.000 e i 100.000 abitanti non ricompresi nel territorio di città metropolitane e alle città individuate quali nodi della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti, quale strumento di indirizzo e supporto per la redazione del PUMS.

L’obiettivo è quello di agevolare la redazione di questo importante strumento per i Comuni di medie dimensioni, partendo dalle criticità riscontrate nei territori italiani, nel pieno rispetto dei principi delle Linee Guida Italiane ed Europee, semplificando il processo ed i passi procedurali previsti per la redazione del PUMS nelle Città metropolitane e nei Comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti.

In particolare, il documento nelle premesse si sofferma sull’integrazione tra PUMS e altri strumenti di pianificazione, nella prima parte descrive obiettivi, indicatori di risultato e interventi e nella seconda parte i passi procedurali per la redazione e l’attuazione del PUMS.

2) “Indirizzi operativi per le attività dei Mobility Manager d’Area”: il documento mira a fornire indirizzi operativi ai soggetti incaricati di svolgere le funzioni di mobility manager d’area per supportarli nell’attuazione dei compiti loro assegnati dal Decreto del Ministro della transizione ecologica (attuale Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), di concerto con il Ministro delle infrastrutture e della mobilita sostenibili (attuale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) del 12 maggio 2021, n. 179.

Il documento è diviso in tre parti: nella prima parte è richiamato il contesto di riferimento e sono descritti i requisiti dei mobility manager di area, la seconda parte è dedicata agli aspetti relativi alla nomina della figura ed alla sua collocazione organizzativa all’interno dell’Ente di riferimento e la terza parte, infine, descrive nel dettaglio le attività da svolgere.
 

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