07/03/2018
Regolamento REACH
Commissione UE: il bilancio a 10 anni dall’entrata in vigore
Efficiente, sì, ma con ampi margini di miglioramento.
Questa l’opinione espressa dalla Commissione Europea nella seconda relazione sull’applicazione del regolamento comunitario 1907/2006, concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals: REACH), in vigore dal 2007.
Nel documento, titolato “Commission General Report on the operation of REACH and review of certain elements – Conclusions and Actions” e datato 5 marzo 2018(qui trovi il Comunicato stampa che lo annuncia), la Commissione afferma che a distanza di dieci anni la normativa REACH funziona bene, dà buoni risultati ed indirizza le preoccupazioni dei cittadini circa la sicurezza delle sostanze chimiche. Tuttavia, si legge, resta ferma la necessità di ulteriori miglioramenti, tali da rendere il regolamento ancor più efficiente, specialmente con riferimento ai processi di valutazione, restrizione ad autorizzazione.
Da qui, gli indirizzi operativi verso l’ECHA (Agenzia Europea delle sostanze chimiche), gli Stati membri, la Commissione e le aziende coinvolte.
Il regolamento REACH richiede alle aziende di raccogliere e conservare le informazioni relative alla sicurezza delle sostanze chimiche, così da utilizzarle al fine di sviluppare, applicare e comunicare a chi utilizza tali sostanze le opportune misure di gestione dei rischi, nonché, infine, di fornirne la relativa documentazione nei dossier di registrazione indirizzati all’ECHA. Quest’ultima, o gli Stati membri, valutano se tali informazioni sono sufficienti e, in caso contrario, richiedono le opportune integrazioni.
Una delle criticità rilevate risiede, peraltro, proprio nella completezza di questi dossier: l’ECHA ha già tentato di migliorare il livello di completezza dei dossier (si veda ECHA: un aiuto alle aziende in circostanze eccezionali) e, a detta del suo direttore esecutivo, Bjorn Hansen, è già al lavoro su varie tematiche emerse nella relazione della Commissione.
Quanto all’ECHA stessa, poi, la Commissione intende vederla assumere un ruolo di riferimento nell’ambito della gestione sostenibile delle sostanze chimiche.
Di questa materia tratteremo ampiamente durante il Corso “Rifiuti Pericolosi: Come classificarli correttamente”, che si terrà a Bologna il 21 marzo 2018.