La Corte di Cassazione con la sentenza n. 26293 del 4 luglio 2024 ha riconosciuto una responsabilità amministrativa dipendente da reato in capo all’ente (ex. D.L.vo 231/2001) anche per l’isolata trasgressione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro compiuta dalla società. Nel caso in esame, la violazione delle norme antifortunistiche era conseguita ad una “esigenza del momento” che aveva spinto l’ente a consentire l’impiego di personale non adeguatamente formato per eseguire l’urgente attività.
 
La Corte interviene anche sul concetto di “risparmio di spesa” precisando che, nel caso di specie, si era verificato un “incremento economico dovuto alla produttività non rallentata dal rispetto delle norme cautelari” tale da far ritenere sussistente un l’interesse dell’ente nella commissione del reato in materia di sicurezza sul lavoro.
 

 


Condividi: