13/06/2023
EPR: sperimentazione per online marketplace
Si punta a migliorare la raccolta RAEE
RAEE RifiutiUna spinta per favorire la raccolta dei RAEE e garantire l’immissione sul mercato di prodotti conformi alla relativa normativa europea, a partire dalle grandi piattaforme delle vendite online.
I primi risultati dell’accordo di programma tra il MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA, AMAZON SERVICES EUROPE SARL e i consorzi ERP ITALIA, ERION WEEE, ERION ENERGY per la sperimentazione di un modello di Responsabilità Estesa del Produttore per gli online marketplace, con specifico riferimento ai RAEE – il cruciale settore Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – saranno presentati mercoledì 14 giugno 2023, alle ore 11.00, nel corso di una conferenza stampa nell’auditorium del MASE.
Il principio della Responsabilità Estesa del Produttore (REP) stabilisce che chi realizza o importa un bene deve occuparsi del prodotto immesso al consumo non solo durante il suo ciclo di vita ma anche quando diventa rifiuto. Al produttore è richiesto un impegno dal punto di vista progettuale, realizzando beni che siano già orientati alle 3 R – Reimpiego, Riciclo e Recupero – sia da quello gestionale ed economico, incluse le operazioni di raccolta differenziata, di cernita e di trattamento.
Il modello sperimentale di Responsabilità Estesa del Produttore per gli online marketplace – dove i volumi di apparecchiature elettroniche commercializzate sono rilevanti – ha il pregio di avere introdotto un Modello di Conformità Semplificato, con lo scopo di garantire che tutti i prodotti immessi sul mercato attraverso le piattaforme online rispettino la normativa attuale. Questo alla luce del quadro di riferimento normativo europeo della REP, attuando però allo stesso tempo una delle misure previste nella Strategia per l’Economia Circolare, riforma essenziale nell’ambito del PNRR.
La presentazione dei primi risultati della sperimentazione e delle iniziative intraprese consentirà di illustrare gli elementi di novità e specifici dell’Accordo, stimolando allo stesso tempo l’adesione di altri soggetti industriali, nella prospettiva poi di replicare lo schema anche per altre filiere.