Attraverso un comunicato stampa congiunto del 26 novembre 2024, FEAD, EuRIC Textiles e Decathlon hanno chiesto, nell’ambito della revisione della Direttiva quadro sui rifiuti (WFD), efficaci schemi di responsabilità estesa del produttore e parità di condizioni per rafforzare l’economia circolare per il settore tessile in Europa.

“La revisione in corso della WFD – si legge nel comunicato – offre un’opportunità unica per garantire una maggiore armonizzazione all’interno dell’UE e migliorare la competitività all’interno del settore. Ciò è particolarmente importante poiché l’industria europea dello smistamento e del riciclaggio dei tessuti sta affrontando una crisi causata da fattori globali come la guerra in Ucraina, le sfide logistiche in Africa e l’ascesa della moda ultra-veloce. Queste interruzioni hanno portato a un eccesso di offerta di tessuti usati, a un calo della domanda dai mercati di esportazione e a un calo dei prezzi degli abiti di seconda mano. Allo stesso tempo, i costi di raccolta, smistamento e riciclaggio sono aumentati, esercitando una pressione finanziaria sulle operazioni di gestione dei rifiuti e causando il traboccamento dei magazzini”.

Per affrontare questo problema, i firmatari sollecitano un rapido accordo sulla proposta di revisione mirata della WFD e un’efficace implementazione dell’EPR.

I firmatari esortano i negoziatori del trilogo a continuare i loro sforzi per stabilire schemi EPR ben funzionanti che dovrebbero basarsi su principi e definizioni chiari e armonizzati per garantire l’efficacia in tutti gli Stati membri, con l’obiettivo finale di promuovere un’industria e un’economia circolari.


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