UNICIRCULAR rende noto, nel Comunicato Stampa di seguito riportato, che gli emendamenti approvati dal Parlamento europeo nell’ambito del processo di revisione del Regolamento 850/2018 sui composti organici persistenti (Regolamento POP) mettono a rischio il riciclo delle plastiche provenienti dai rifiuti elettrici ed elettronici e dai veicoli a fine vita:

“26.11.2018 – ADA (Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli) e ASSORAEE (Associazione Recupero Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), entrambe associate UNICIRCULAR (Unione Imprese Economia Circolare) – e AIRA (Associazione Industriale Riciclatori Auto), ASSOFERMET Rottami (Associazione Nazionale dei commercianti in rottami ferrosi) e CAR (Confederazione Autodemolitori Riuniti) hanno sottoscritto e inviato ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico una lettera (vd. allegato) in cui viene espressa la loro forte preoccupazione circa alcuni emendamenti approvati dal Parlamento europeo nell’ambito del processo di revisione del Regolamento europeo sui composti organici persistenti (cd. Regolamento POP).

Tali emendamenti, adottati dal Parlamento in assemblea plenaria lo scorso 15 novembre nonostante il grande sforzo di sensibilizzazione svolto dalle associazioni europee dei riciclatori (tra cui EuRIC ed EERA), ove approvati in via definitiva potrebbero portare ad un blocco nel riciclo delle plastiche provenienti dai rifiuti elettrici ed elettronici e dai veicoli a fine vita, con conseguenze profondamente negative per gli obiettivi di economia circolare fissati a livello europeo per tali settori.

Nella lettera viene pertanto chiesto al Governo italiano di non supportare, nella prossima fase di confronto (trilogo) con Parlamento e Commissione, una norma che impedisce di fatto il riutilizzo delle plastiche bromurate provenienti dal riciclo dei RAEE e degli ELV, che oggi costituiscono un quantitativo importante, altrimenti destinato alla discarica o all’incenerimento, che contribuisce agli obiettivi di riciclo nazionali”.

Relativamente alla documentazione allegata al Comunicato (lettera e nota), si segnala che la questione concerne le plastiche bromurate, vale a dire plastiche additivate con composti bromurati – BDE – che hanno la funzione di ritardanti di fiamma e utilizzate principalmente nelle industrie che si occupano della produzione di veicoli e apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si legge, nella nota sulla revisione del Regolamento, che “una ulteriore riduzione delle concentrazioni di BDE presenti nelle plastiche trattate, oltre che tecnicamente di dubbia realizzazione, risulterebbe difficile da monitorare mancando standard riconosciuti per un tale livello di dettaglio, mentre detti standard esistono (BS EN 62321-3-1:2014) per il rilevamento delle sostanze bromurate fino a 1000 ppm“.


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