Nel corso del convegno “Non chiamatelo rifiuto! Sfide e nuove prospettive per l’economia circolare“, organizzato da Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) tenutosi il 25 settembre 2019, si è parlato della possibilità di introdurre un credito di imposta sulla spesa relativa all’acquisto di pneumatici ricostruiti al fine di incentivare la crescita del settore della ricostruzione di pneumatici.

 

Ecco le parole del parole del Presidente dell’Airp, Stefano Carloni, riportate da ANSA:

ROMA, 25 settembre 2019: “È necessario creare strumenti idonei ed efficaci per accelerare la transizione verso il modello dell’economia circolare, attraverso il recepimento delle direttive europee e l’adozione di misure volte a favorire tutte quelle pratiche virtuose che permettono di ottenere importanti benefici ambientali, come ad esempio l’attività di ricostruzione di pneumatici“.

Carloni ha sottolineato come “uno dei settori che da sempre rappresenta un perfetto esempio di economia circolare sia quello dei pneumatici ricostruiti, in quanto lo pneumatico di qualità nasce per essere ricostruito e quindi per essere utilizzato anche più volte, grazie al riutilizzo delle strutture portanti del pneumatico ancora integre alla fine del ciclo di vita. La pratica della ricostruzione di pneumatici è fondamentale per risparmiare materie prime, petrolio ed energia rispetto alla produzione di un pneumatico nuovo e consente di ridurre la produzione di PFU (Pneumatici fuori uso), rallentando in modo considerevole il flusso di smaltimento dei pneumatici. Per questi motivi si tratta di un modello altamente strategico nel quadro dei sistemi produttivi odierni e soprattutto del futuro“.

 


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