Il Presidente del Consiglio dei Ministri, con Direttiva del 24 febbraio 2015, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo 2015, ha definito gli indirizzi operativi inerenti la predisposizione dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, di recepimento della Direttiva (CE) n. 60 del 2007. Scopo della Direttiva, relativa alla valutazione e alla gestione del rischio di alluvioni, è istituire un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni all’interno della Comunità. A tal fine, le indicazioni operative del Presidente del Consiglio, contenute nella Direttiva del 24 febbraio, individuano le informazioni che devono essere contenute nel piano di gestione in riferimento ai seguenti argomenti: previsione, monitoraggio, sorveglianza ed allertamento posti in essere attraverso la rete dei centri funzionali; presidio territoriale idraulico posto in essere attraverso adeguate strutture e soggetti interregionali, regionali e provinciali; regolazione dei deflussi posta in essere anche attraverso i piani di laminazione; supporto all’attivazione dei piani urgenti di emergenza predisposti dagli organi di protezione civile e sintesi dei contenuti; modalità’ per la predisposizione del piano di gestione in relazione alle ulteriori attività; relazioni ed informazioni alla Commissione Europea; predisposizione del catasto degli eventi alluvionali; obiettivi per il miglioramento della gestione del rischio alluvioni attraverso l’adozione di misure non strutturali. (RT)

 


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