Il Ministero dell’Ambiente ha dato avvio al Primo stralcio del fondo progettazione per gli interventi contro il dissesto idrogeologico. Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli e Provincia Autonoma di Bolzano sono i destinatari di una somma di 5,7 milioni di euro, che permetterà di realizzare opere per quasi 280 milioni sul territorio: le prime quattordici in Piemonte, cinque in Friuli Venezia Giulia, tre in Liguria, due in Veneto ed altre due a Bolzano. Anticipando l’intenzione di proseguire in tal senso anche per altre regioni italiane, il Ministro Galletti afferma che tali numeri denotano “l’enorme importanza dell’effetto moltiplicatore di investimento che un progetto solido sia in grado di determinare in termini di ricaduta sul territorio”.

Com’è distribuito il fondo? Oltre 2 milioni di euro andranno al Veneto per due grandi progetti, quali le casse di espansione per le piene del fiume Piave in corrispondenza delle Grave di Ciano a Crocetta del Montello (Treviso) e l’estensione dell’invaso Montebello a servizio del torrente Chiampo a Montebello Vicentino (VI). Quasi 2 milioni sono destinati a finanziare quattordici opere in Piemonte, tra le quali rientrano la rifunzionalizzazione dell’asta del torrente Sessera a Pray (Biella), l’accessibilità alla Reggia di Venaria Reale, la messa in sicurezza del Rio Cassarot, e la sistemazione del torrente Rospart. 800 mila euro arriveranno al Friuli Venezia Giulia per le progettazioni di ripristino della Rogga San Giusto, sistemazione di frane, prevenzione dal rischio idrogeologico nel bacino idrografico del torrente Frondizzon e messa in sicurezza della strada provinciale 14. Due, poi, le opere da progettare nella provincia di Bolzano che trovano il finanziamento ministeriale di 585 mila euro: la sistemazione del fiume Isarco e la mitigazione del pericolo di caduta massi. Infine, il resto andrà in Liguria, per opere destinate principalmente alla messa in sicurezza idraulica di vari corpi idrici superficiali. (LM)


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