Con il Decreto Ministeriale del 25 gennaio 2018 il Ministero dell’Ambiente ha provveduto a definire le caratteristiche del corso di formazione in materia di acustica ambientale, facendo riferimento a quanto stabilito dal D.L.vo 262/2002, relativo all’emissione acustica di macchine ed attrezzature che funzionano all’aperto.

Quest’ultimo provvedimento prevede, infatti, che il personale incaricato dei controlli deve, almeno, possedere la qualifica di tecnico competente in acustica ambientale, o deve aver frequentato con profitto un corso di formazione in materia di acustica ambientale “compresa l’applicazione della direttiva 2000/14/CE, che attribuisce almeno tre crediti formativi” (allegato IX, parte A, punto 4, lettera B).

 

Le caratteristiche di tali corsi formativi fanno, oggi, capo al D.M. 25 gennaio 2018, in vigore dal 23 febbraio 2018 (qui il testo integrale del decreto).

Per enti erogatori si intendono gli organismi di certificazione di cui all’art. 12 del citato D.L.vo 262/2002, i corsi di formazione dovranno avere una durata minima, obbligatoria, di 24 ore, delle quali almeno 8 dovranno essere riservate ad esercitazioni pratiche, e dovranno essere tenuti da ispettori già qualificati dagli organismi di certificazione. Eventuali corsi effettuati esclusivamente in modalità e-learning non saranno ritenuti validi.

I programmi dovranno consentire il conseguimento di almeno 3 crediti formativi; le caratteristiche minime dei corsi, la relativa strutturazione in moduli e gli argomenti da trattare sono definiti nell’Allegato I al D.M.

 

Segue, una volta completato il corso, una prova finale di verifica dell’apprendimento, con il rilascio di apposita documentazione riportante i contenuti del corso e gli esiti della stessa prova finale di verifica.

 

Il personale incaricato dei controlli che risulta, al 19 aprile 2017 (entrata in vigore del D.L.vo 41/2017, armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico), già inserito nell’elenco degli ispettori degli organismi di certificazione autorizzati, è, comunque, tenuto alla frequenza dei corsi.


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