13/02/2019
Morto un SISTRI se ne fa un altro?
Dal 13 febbraio in vigore la Legge n. 12 che abolisce definitivamente il Sistema
La fine del SISTRI può ora dirsi ufficiale: dal 13 febbraio 2019 è in vigore la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, che ha convertito il decreto-legge che abrogava il Sistema a partire dal 1° gennaio 2019 (D.L. 135/2018). Come annunciato, in sede di conversione non è stata introdotta nessuna novità sul fronte “emergenza end of waste”, mentre è stato modificato l’art. 6 “Disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali inerenti rifiuti”, che anticipa la futura istituzione del Registro elettronico nazionale, disciplinato e direttamente gestito dal Ministero dell’Ambiente (v. SISTRI: tra vecchi strascichi e nuove aspettative).
In particolare, vi si dovranno iscrivere enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, produttori di rifiuti pericolosi ed enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi. L’iscrizione sarà richiesta anche ai Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, e, con riferimento ai rifiuti non pericolosi, a chi effettua a titolo professionale attività di raccolta e di trasporto, a commercianti ed intermediari senza detenzione, ad imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti, e, infine, ad imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali, di rifiuti non pericolosi derivanti da recupero e smaltimento, e di fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi.
Nel frattempo, la Legge 12/2019 ribadisce che dal 1° gennaio 2019 la tracciabilità continuerà ad essere garantita “effettuando gli adempimenti di cui agli articoli 188, 189, 190 e 193 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205”, lo stesso vale per l’art. 258 (Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari). Con la conversione è stata confermata, infatti, l’abrogazione non solo del SISTRI ma anche di una serie di norme di legge del D.L.vo 205/2010, che modificavano le sopra citate norme ed introducevano nel D.L.vo 152/2006 gli articoli 188-bis (Controllo della tracciabilità dei rifiuti) e 188-ter (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI), ora ufficialmente abrogate.
Faremo il punto di tutte le novità durante il Corso di Formazione “Rifiuti: novità e criticità – Stop SISTRI, new FIR e Registri, Voci a specchio, Classificazione, End of waste, fanghi in agricoltura, Bat rifiuti, RTGR, sottoprodotti“, che si terrà a Roma, il 5 marzo 2019, e Bologna, il 9 aprile 2019.
Info e approfondimenti: formazione@tuttoambiente.it – 0523.315305