Con n. prot. 89437 del 14 maggio 2024, la Regione Piemonte ha risposto ad un quesito posto da un’Azienda piemontese volto a conoscere la posizione del GdL Sottoprodotti in merito ai contenuti della D.G.R. Lombardia 6071/2022 relativa alla gestione del residua terre di fonderia di metalli ferrosi come sottoprodotto, ed in particolare se risulta possibile una condivisione del contenuto mediante un richiamo al predetto provvedimento o se invece si ritiene necessaria l’elaborazione di una specifica Scheda Tecnica regionale relativa alle sabbie esauste da fonderia.
 
Secondo il Gruppo di lavoro, le indicazioni riportate nella D.G.R. della Regione Lombardia n. 6071 del 7 marzo 2022 (“Linee Guida per la gestione delle scorie nere di acciaieria a forno elettrico”) possono essere utilizzate come quadro di riferimento per l’Azienda richiedente il quesito, ferma restando la verifica e la dimostrazione puntuale del rispetto di tutte le condizioni previste all’articolo 184-bis del D.L.vo 152/2006.
 
Tra l’altro, tali linee guida sono state oggetto di interpello formulato al Ministero dell’Ambiente e deIla Sicurezza Energetica ai sensi dell’articolo 3-septies del D.L.vo 152/2006 proprio in merito alla corretta applicazione dell’articolo 184 bis, e il Ministero ha riconosciuto la funzione delle Linee guida quale “documento destinato ad agevolare i produttori che scelgono di gestire i residui di produzione come sottoprodotti”.
 
In generale tutte le iniziative (delibere, schede di approfondimento, linee guida ecc.) che contribuiscono a dare maggior certezza agli operatori relativamente ai sottoprodotti sono da ritenersi strumenti validi indipendentemente dal territorio regionale dove sono state prodotte e messe in atto, qualora coerenti con la disciplina nazionale di riferimento citata ed esplicative delle caratteristiche dei residui e della loro gestione.
 
II Gruppo di Lavoro ritiene infatti che “dovrebbero essere favorite tutte le attività di collaborazione e scambio di esperienze ed informazioni al fine di creare delle sinergie tra i territori e dare maggior risonanza alle iniziative, come quella di inserire nel sito regionale ii collegamento alle specifiche schede/linee guida sui sottoprodotti predisposte dalle altre Regioni; nel futuro occorrerà dunque sviluppare le condizioni per superare le indicazioni strettamente “regionali” del sottoprodotto e la disomogeneità di applicazione tra Regioni”.

 
Sottoprodotti gestione sicura
 


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