Il 6 giugno 2019 la Commissione europea ha deciso di archiviare due procedure di infrazione nei confronti dell’Italia (deliberando anche due costituzioni in mora), così che il numero delle procedure a carico del nostro Paese scende a 71, di cui 64 per violazione del diritto dell’Unione e 7 per mancato recepimento di direttive, si legge sul portale del Dipartimento per le politiche europee. In pole position, tra l’altro, è proprio l’ambiente, con 16 procedure in atto.

Delle due procedure archiviate, la n. 2018/2356 riguarda la violazione degli articoli 17.2 e 17.3 della direttiva 2008/56/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva europea sulla strategia marina).

In un anno, ha segnalato il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente, sono 5 i contenziosi risolti che gravavano sull’Italia, “ultima a maggio la regolarizzazione di 7 siti di discarica abusivi con un risparmio annuale di 3 milioni di euro, scendendo così a 71 procedure di infrazione”, aggiungendo infine che “per risolvere le procedure di infrazione ambientale stiamo lavorando senza sosta con la Commissione Europea per garantire ai cittadini la qualità della vita e l’ambiente sano cui hanno diritto. C’è ancora tanto da fare ma i risultati stanno arrivando”.


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