Il getto pericoloso di cose indica l’azione del versare, in un luogo di pubblico transito o di uso comune, cose destinate a molestare o imbrattare le persone, così come quella di provocare emissioni di gas, di vapori o di fumo, che siano idonei a provocare i medesimi effetti. Così è definito, infatti, dall’art. 674 del codice penale.

Si parla di getto pericoloso di cose, infatti, anche con riguardo alle emissioni, in quanto il reato è ritenuto astrattamente applicabile anche in campo ambientale.
Non solo. La giurisprudenza ritiene applicabile l’art. 674 anche ai fatti di inquinamento idrico.

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Su questa linea, la Cassazione Penale, nella sentenza n. 5763 del 7 febbraio 2018, ha ritenuto integrati gli estremi di questo reato anche nell’ipotesi di uno sversamento di acque.

Tale è stato definito, precisamente, lo sversamento, che avveniva, nel caso specifico, nel letto di un torrente attraverso tratti di terreno aperti e specificamente destinati al transito, di acque maleodoranti e ricche di elementi fortemente inquinanti. Tali acque, inoltre, sono state ritenute come tali fonte di evidente pericolo per la salute.

Secondo la consolidata giurisprudenza (qui una “Rassegna di giurisprudenza sull’inquinamento idrico ed il reato di getto pericoloso di cose”), inoltre, non è necessario l’effettivo danno, essendo sufficiente che le “cose”, in questo caso, le acque, abbiano attitudine a offendere, imbrattare o molestare persone, ovvero ad arrecare loro disagio, fastidio o disturbo, situazioni che rientrano pacificamente nello stesso concetto di molestia. Costituisce molestia, infine, anche il fatto di arrecare preoccupazione e allarme circa eventuali danni all’ambiente che, potenzialmente, si possono ripercuotere sulla salute umana (in questo caso, le acque erano ricche di inquinanti).

Faremo, comunque, il punto della situazione nel prossimo CorsoRifiuti, Scarichi, Emissioni – Disciplina e casi pratici“, che si svolgerà a Milano, nella sua quinta edizione, dal 13 al 15 marzo 2018.

Per informazioni: 0523.315305 – formazione@tuttoambiente.it (LM)


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