E’ state presentata alla Camera una intrressante proposta di legge (n.2256) per la semplificazione della gestione dei rifiuti e delle terre e rocce da scavo.

Nello specifico, la proposta riguarda preliminarmente lo smaltimento in discarica di materiali edili, terre e rocce da scavo e di matrici materiali da riporto contenenti esclusivamente amianto legato in matrici cementizie o resinoidi.

La proposta di legge intende creare le condizioni affinché anche i rifiuti stabili e non reattivi, e quindi non pericolosi per la salute, costituiti da «materiale da scavo e da matrici materiali da riporto»con presenza di amianto legato in matrici cementizie o resinoidi — al pari dei «materiali edili» contenenti amianto legato in matrici cementizie o resinoidi — possano essere smaltiti in discariche per rifiuti non pericolosi, senza essere sottoposti a prove, fermo restando il rispetto degli ulteriori requisiti di ammissibilità in discarica.

Altra disposizione prevista dal progetto di legge concerne l’utilizzazione di terre e rocce da scavo prodotte dai piccoli cantieri come sottoprodotti. In particolare, si richiede che per i piccoli cantieri in cui sono prodotte terre e rocce da scavo in quantità totali non superiori a 50 metri cubi, la dichiarazione relativa al loro utilizzo come sottoprodotti possa essere inviata anche dopo l’inizio dei lavori di scavo.

 

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