Dal 22 agosto, è vigente la nuova, tanto attesa riforma in tema di terre e rocce da scavo, ovvero il DPR 13 giugno 2017, n. 120, che abroga, sempre a partire da oggi, non solo il DM 161/2012 e l’art. 41 bis del DL 69/2013, ma anche il comma due bis dell’art 184 bis del TUA.

Insomma da oggi – ma attenzione alle disposizioni transitorie di cui all’art. 27! – per gestire le terre e rocce da scavo come sottoprodotti sarà indispensabile adempiere a tutte le disposizioni del nuovo DPR.

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Ma quali sono le principali novità? Si tratta davvero di una “semplificazione”? E per i piccoli cantieri che si fa? C’è qualcosa sul fresato di asfalto? Quali rischi e sanzioni incombono?

Per un commento sul DPR rimandiamo innanzitutto all’articolo di S. Maglia e L. Collina, ma per aver risposte precise, puntuali ed operative vi invitiamo al

CORSO DI FORMAZIONE “TERRE E ROCCE DA SCAVO” – La nuova disciplina (DPR 120/2017), che si terrà a MILANO (21/9), ROMA (5/10) e BOLOGNA (17/10).


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