La Relazione Annuale “Tendenze e proiezioni” dell’AEA segue i progressi dell’Europa verso il conseguimento degli obiettivi climatici ed energetici del 2020

L’Unione europea si è impegnata a raggiungere diversi obiettivi climatici ed energetici allo scopo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra, migliorare l’efficienza energetica e promuovere l’uso di fonti rinnovabili. La relazione annuale elaborata dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) «Tendenze e proiezioni» rappresenta una parte importante dell’azione di monitoraggio e comunicazione dei dati. L’Agenzia valuta i progressi degli Stati membri e dell’UE nel suo complesso verso il conseguimento degli obiettivi climatici ed energetici che hanno fissato. Questi obiettivi includono, entro il 2020, una riduzione del 20 % dei gas a effetto serra, una quota del 20 % di fonti di energia rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e il raggiungimento di un obiettivo di efficienza energetica del 20 %. Lo scopo della valutazione è mostrare i progressi più aggiornati compiuti dall’UE nel suo complesso e dai singoli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi. Questo esercizio permette di verificare se occorrano maggiori sforzi per raggiungere i traguardi nel 2020 e gli obiettivi nel più lungo termine stabiliti per il 2030 e oltre (2050). In un’unica valutazione dell’UE, la relazione fornisce e analizza nel dettaglio tutti i dati e le informazioni sui progressi verso la realizzazione degli obiettivi, svolgendo un ruolo prezioso non solo per i responsabili politici a livello UE e nazionale, ma anche per le ONG, i ricercatori e i cittadini quando intendono monitorare i progressi e comprendere le varie tendenze. Il fatto che i dati siano segnalati dai paesi stessi (e ulteriormente verificati dall’AEA) consente inoltre di puntare direttamente l’attenzione su quei paesi che non si stanno dimostrando all’altezza delle loro ambizioni. I risultati più importanti della relazione di quest’anno indicano che l’UE nel suo complesso è ancora sulla strada giusta per conseguire i suoi obiettivi per il 2020 in tutti e tre i settori. Tuttavia, il quadro cambia da uno Stato membro all’altro. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, nel 2015 l’UE era già vicino all’obiettivo del 20 % e le ha ridotte ulteriormente nel 2016. In quei due anni abbiamo registrato una riduzione del 22 % e del 23 % rispettivamente rispetto al 1990. Per quanto concerne l’energia rinnovabile, nel 2015 e nel 2016 abbiamo compiuto progressi sufficienti per essere in anticipo rispetto alla tabella di marcia indicativa verso la quota prefissata del 20 % di fonti rinnovabili rispetto al consumo finale di energia. La continua diffusione di queste fonti nel mix energetico dell’UE e nell’UE nel suo complesso si aggira intorno al 17 %. Quanto all’efficienza energetica, quest’anno le cose vanno un po’ diversamente. Tra il 2005 e il 2014 è stato riscontrato, nel complesso, una tendenza negativa nel consumo energetico. Nel 2015 e nel 2016, il consumo ha registrato un leggero aumento. Ciò non significa che l’andamento nel più lungo termine sia cambiato; tuttavia dobbiamo osservare questo sviluppo con attenzione. È importante che vengano adottate misure supplementari per garantire che l’UE si mantenga sulla strada giusta. Gli Stati membri devono intensificare il proprio impegno per mantenere sotto controllo il consumo energetico, specialmente se la crescita economica attuale si protrarrà. È anche una questione di livello d’ambizione: gli Stati membri sono liberi di stabilire i propri traguardi nazionali che, tuttavia, nel loro complesso sono meno ambiziosi del traguardo adottato a livello UE. In altre parole, attualmente il livello di ambizione generale dei paesi non è sufficiente per raggiungere il traguardo dell’Unione.

Commissione europea – Comunicato stampa

 

La Commissione riferisce sui progressi nell’attuazione degli impegni per lo sviluppo urbano sostenibile

Al Forum urbano mondiale in Malaysia la Commissione Ue fa il punto su quanto è stato conseguito rispetto ai tre impegni assunti dall’UE e dai suoi partner 15 mesi fa. Da quando i tre impegni, finalizzati a sfruttare il potenziale dell’urbanizzazione dirompente, sono stati presentati alla conferenza delle Nazioni Unite Habitat III dell’ottobre 2016, sono stati compiuti progressi significativi nella loro realizzazione. La cooperazione tra città si sta diffondendo in diversi continenti e sono stati compiuti passi importanti verso una definizione unica di “città” a livello mondiale; l’UE sta svolgendo un ruolo di apripista in tema di sviluppo urbano sostenibile con l’attuazione della propria Agenda urbana per l’UE.

Nell’ambito dell’agenda urbana per l’UE sono già stati stilati tre piani d’azione sui 12 previsti, che riguardano la povertà urbana, l’integrazione dei migranti e la qualità dell’aria e comprendono raccomandazioni politiche, buone pratiche e progetti da replicare nell’UE e nel mondo. Si prevede che tutti i piani d’azione saranno completati entro la fine del 2018.Al di là dei piani d’azione tematici, la metodologia dell’agenda urbana dell’UE può ispirare riforme del modo in cui le città sono governate e pone le città, le imprese, le ONG e i rappresentanti degli Stati membri e delle istituzioni dell’UE su un piano di uguaglianza mirato a un approccio integrato ed equilibrato allo sviluppo urbano sostenibile.Per facilitare il monitoraggio e l’analisi comparativa, e in ultima analisi per decidere le strategie, è importante che in tutto il mondo sia usata una definizione uniforme di “città”. L’UE lavora da tempo all’elaborazione di una definizione, che sarà presentata alle Nazioni Unite nel marzo 2019, in partenariato con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e la Banca mondiale.Per ora la Commissione ha raccolto stime del livello di urbanizzazione di ogni paese del mondo e ha reso tali dati liberamente accessibili per agevolare il confronto con le definizioni nazionali. In occasione del Forum urbano mondiale la Commissione, mediante il suo Centro comune di ricerca, pubblica la banca dati mondiale dei centri urbani, che contiene dati relativi a tutti i 10 000 centri urbani sparsi nel mondo. Si tratta della raccolta di dati sulle città più ampia e inclusiva mai pubblicata.

 

Servizi di consulenza per i settori ambientale, climatico e sociale

La BEI ha indetto un bando di gara d’appalto al fine di stipulare accordi quadro con fornitori di servizi nei settori nei settori Ambiente, Clima e Sociale in tutti i paesi in cui opera, allo scopo di fornire sostegno ai progetti della Banca (in particolare la due diligence ambientale e sociale, compresi i diritti di genere, i diritti umani e il clima). Il bando è strutturato in due lotti:

  • Lotto 1 – Ambiente e Sociale: 1) generale ambientale; 2) biodiversità e servizi di ecosistema; 3) generale sociale, incluso il reinsediamento involontario, i diritti e gli interessi delle popolazioni vulnerabili, le norme sul lavoro, la salute professionale e della comunità, la protezione e la sicurezza; 4) diritti umani; 5) genere; 6) sensibilità ai conflitti; 7) coinvolgimento delle parti interessate.
  • Lotto 2 – Azione per il clima: 1) finanziamenti per il clima ad alto impatto; 2) monitoraggio del rischio climatico e finanziamenti per l’adattamento; 3) tendenza dominante del clima;

Il Budget disponibile è pari a 8.000.000 euro. La scadenza per la presentazione dei dossier di candidatura è prevista per il 19 marzo 2018.

 

Sette inviti a cura dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA)

L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha lanciato sette inviti a presentare proposte per l’assegnazione di accordi quadro di partenariato per il periodo dal 2019 al 2021 concernenti la designazione di centri tematici europei sull’inquinamento atmosferico, i trasporti, il rumore e l’inquinamento industriale; diversità biologica; Impatto, vulnerabilità e adattamento ai cambiamenti climatici; Cambiamenti climatici Mitigazione ed energia; Acque interne, costiere e marine; Sistemi urbani, terrestri e del suolo; e rifiuti e materiali in una economia verde. Nel sito dell’AEA – https://www.eea.europa.eu/about-us/tenders/calls-for-proposals/open – è possibile trovare la documentazione pertinente per ogni chiamata, comprese scadenze, budget, criteri di eleggibilità, selezione e aggiudicazione e modalità per il finanziamento dell’Unione, oltre a linee guida su come presentare una proposta. Si noti che la documentazione è presentata in due gruppi diversi: un insieme di documenti comuni a tutte le chiamate, come la bozza di accordo quadro di partenariato e i diversi moduli da compilare e presentare, seguito da un invito a presentare una proposta Scadenza:30 aprile 2018.

 

(A cura di M.A.Cerizza)

 


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