Programma di incubazione Copernicus

Copernicus (ex GMES) è il programma dell’Unione dedicato all’osservazione e al monitoraggio della Terra; si basa sulle capacità nazionali ed europee esistenti in materia ed è articolato in tre componenti: una componente di servizi che fornisce informazioni nei settori del monitoraggio atmosferico, dell’ambiente marino e del territorio, dei cambiamenti climatici, della gestione delle emergenze e della sicurezza; una componente spaziale destinata a garantire osservazioni spaziali sostenibili per i servizi di cui sopra e una componente in situ destinata a garantire le osservazioni mediante installazioni a bordo di aerei, di navi e a terra per i tipi di servizi di cui sopra.
All’interno di Copernicus la Commissione ha sviluppato un Programma di supporto allo start-up di imprese (Copernicus start-up programme) con il quale intende stimolare un uso commerciale delle informazioni e dei dati raccolti attraverso Copernicus. Tale programma è articolato in 4 assi, uno dei quali è il Programma di incubazione Copernicus (gli altri assi sono: i Premi Copernicus, il Copernicus AppCamps/hackathons e il Copernicus Accelerator) che avrà lo scopo di sostenere un certo numero di start-up che fanno uso dei dati raccolti da Copernicus dalla fase di generazione dell’idea di business fino alla completa commercializzazione della stessa.
Per selezionare una struttura che organizzi il Programma di incubazione Copernicus la Commissione europea – DG Growth ha pubblicato un bando rivolto alle persone fisiche o giuridiche.
La struttura selezionata dovrà occuparsi di organizzare tutte le operazioni necessarie per la selezione delle start-up alle quali erogherà i finanziamenti previsti dal programma (destinati a un totale di 20 start-up l’anno per tre anni).
I soggetti che potranno fare richiesta di sostegno al Programma di incubazione Copernicus, una volta attivato, sono imprenditori, start-up, PMI o studenti che intendono sviluppare un’idea di business basata sui dati e i servizi informativi di Copernicus, che hanno sede o sono cittadini di uno dei Paesi ammissibili al programma e che fanno richiesta congiuntamente con un programma di supporto allo start-up (incubatore, acceleratore), che si impegna a integrare la start-up nei suoi programmi se questa otterrà l’incubazione di Copernicus: tale programma deve possedere comprovate competenze di business e deve avere precedenti nel lancio di start-up di successo in settori innovativi (non necessariamente relativi allo spazio o ai programmi di osservazione della terra).
Ogni anno saranno selezionate per beneficiare di un’incubazione 20 start-up. Tale beneficio comprende un sostegno finanziario che coprirà fino all’85% dei costi dell’incubazione (per un massimo di 50.000 euro) e un sostegno aggiuntivo da parte del programma di supporto, che coprirà almeno il 15% dei costi. Il supporto dell’incubazione deve essere speso sulle attività direttamente connesse allo sviluppo della propria attività, in particolare:
– spese di prototipazione e di ricerca;
– costi di fondazione dell’impresa, assicurazioni, licenze e permessi;
– attrezzature e materiali, in particolare informatiche (server, servizi cloud, licenze software…) e altre spese tecnologiche;
– spazi per ufficio;
– spese relative ai diritti di proprietà intellettuale;
– pubblicità, promozione, comunicazione e visita ai clienti;
– sito web e dominio e-mail, servizi di analisi;
– acquisizione di competenze contabili, di consulenza o legali;
– oneri finanziari;
– costi relativi al personale, comprese le spese per la selezione.
La struttura responsabile del programma di incubazione dovrà sviluppare un processo di verifica dell’ammissibilità delle spese e della loro rilevanza rispetto all’idea di business.
La selezione delle startup dovrà restare aperta tutto l’anno, con almeno 3 momenti di valutazione delle candidature ricevute; per ognuna di tali sessioni potranno essere selezionate fino a 7 start-up fino al raggiungimento del numero massimo per anno.
Per il finanziamento delle start-up la struttura selezionata riceverà fino a 3.000.000 di eur, mentre per l’attivazione delle attività del programma, e in particolare per la selezione delle start-up, riceverà un massimo di 450.000 euro per i tre anni (a copertura dei costi fino all’85%).
Scadenza: 19/04/2017.

Interreg Europe: al via il 3° invito

Il 1° marzo è stato aperto il terzo bando relativo ad INTERREG EUROPE, il programma di cooperazione territoriale, finanziato dal FESR, volto a migliorare l’attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale promuovendo scambi di esperienze e di “policy learning” fra attori di rilevanza regionale. La Call è mirata a sostenere progetti di cooperazione interregionale focalizzati sui seguenti Assi del programma e relativi obiettivi specifici (ciascuna proposta dovrà riguardare uno solo degli obiettivi specifici indicati):
1) Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;
1.1 Migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale – in particolare dei programmi dell’Obiettivo Investimento per la Crescita e Occupazione e, se del caso, dei programmi di CTE – nel settore dell’infrastruttura e delle capacità di ricerca e innovazione, soprattutto nel quadro delle strategie di smart specialisation;
1.2 Migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale – in particolare dei programmi dell’Obiettivo Investimento per la Crescita e occupazione e, se del caso, dei programmi di CTE – che supportano le catene d’innovazione regionali nelle aree di smart specialisation;
2) Migliorare la competitività delle PMI;
2.1 Migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale – in particolare dei programmi dell’Obiettivo Investimento per la Crescita e Occupazione e, se del caso, dei programmi di CTE – attraverso il sostegno delle PMI in tutte le fasi del ciclo produttivo, al fine di stimolarne la crescita e l’impegno nell’innovazione;
3) Sostenere la transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio;
3.1 Migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale – in particolare dei programmi dell’Obiettivo Investimento per la Crescita e Occupazione e, se del caso, dei programmi di CTE – indirizzandoli verso la transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio, specie nel quadro delle strategie di smart specialisation;
4) Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere un uso efficiente delle risorse.
4.1 Migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale – in particolare dei programmi dell’Obiettivo Investimento per la Crescita e Occupazione e, se del caso, dei programmi di CTE – nei settori della protezione e dello sviluppo del patrimonio naturale e culturale;
4.2 Migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale – in particolare dei programmi dell’Obiettivo Investimento per la Crescita e Occupazione e, se del caso, dei programmi di CTE – mirati ad accrescere l’uso efficiente delle risorse, la crescita verde, l’eco-innovazione e la gestione delle performance ambientali.
In linea con l’obiettivo generale del programma, tutti i progetti dovrebbero almeno in parte concentrarsi sul miglioramento dei programmi dell’Obiettivo Investimento per la Crescita e Occupazione e, se del caso, dei programmi di CTE. Pertanto, in ciascun progetto almeno il 50% dei policy instrument considerati devono essere programmi dei Fondi strutturali.
Il bando è aperto ad autorità pubbliche a livello nazionale, regionale e locale, enti di diritto pubblico (es. agenzie di sviluppo regionale, organizzazioni di sostegno alle imprese, università) e enti privati non-profit aventi sede in uno dei 28 Paesi UE, in Norvegia e in Svizzera.
I progetti devono essere realizzati da una partnership di almeno 3 organismi provenienti da 3 diversi Paesi ammissibili, di cui almeno 2 provenienti da Stati membri UE. Il partenariato deve necessariamente coinvolgere le autorità responsabili del policy instrument oggetto della proposta progettuale.
Gli enti privati non-profit e gli organismi provenienti dalla Svizzera non possono essere lead partner di progetto.
Lo stanziamento complessivo messo a disposizione del bando ammonta a 145 milioni di euro.
Il cofinanziamento FESR potrà coprire il 75% o l’85% dei costi ammissibili del progetto a seconda dello status dei partner coinvolti: se trattasi di autorità pubbliche o enti di diritto pubblico la copertura è all’85%, se enti privati non-profit al 75%. Inoltre, per i partner pubblici italiani è stabilito che il restante 15% di cofinanziamento sia a carico del Fondo di rotazione nazionale (Delibera CIPE n.10 del 28 gennaio 2015).
Il termine per la presentazione dei progetti è il 30 giugno 2017

 

Servizi di assistenza tecnica al fine di valutare lo stato di attuazione e l’efficacia dell’articolo 17 della direttiva sull’efficienza energetica

L’obiettivo dell’appalto di servizi è valutare lo stato di attuazione e l’efficacia dell’articolo 17 della direttiva sull’efficienza energetica negli Stati membri, fornire un quadro generale dei provvedimenti presi dagli Stati membri per assicurare un’ampia diffusione delle informazioni sulle misure di efficienza energetica e i relativi strumenti finanziari tra gli operatori del settore e i cittadini, nonché valutare in che misura tali provvedimenti abbiano contribuito all’adozione di misure di miglioramento dell’efficienza energetica nei diversi settori e favorito un migliore accesso agli investimenti per progetti di efficienza energetica.
Il Budget è pari a 200.000 euro.
Scadenza: 17 aprile 2017
Sito web: https://etendering.ted.europa.eu/cft/cft-display.html?cftId=2191

(A cura di M.A. Cerizza)


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