10/12/2018
UE, bando per un'economia blu
Bando blue economy 2018, ecco quali progetti finanzia l'UE
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP): Bando economia blu 2018
Pubblicato l’invito a presentare proposte nel quadro del FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) per progetti nel settore dell’economia blu: bando Blue economy.
L’invito chiude il 31 gennaio 2019. L’iniziativa intende contribuire ad affrontare le barriere identificate dalla Commissione nella comunicazione “L’innovazione nell’economia blu”, ovvero:
– le lacune nelle conoscenze e nei dati riguardanti lo stato dei nostri oceani, le risorse dei fondali marini, la vita marina e i rischi per gli habitat e gli ecosistemi;
– la dispersione delle attività di ricerca nel campo delle scienze marine e marittime, che ostacola l’apprendimento interdisciplinare e rallenta i progressi nelle tecnologie essenziali e nei settori economici innovativi;
– la penuria di scienziati, ingegneri e manodopera qualificata in grado di applicare nuove tecnologie nell’ambiente marino.
Le azioni previste sono le seguenti:
EMFF-01-2018 – BLUE LABS
Questa azione mira a promuovere “laboratori” innovativi per testare nuove soluzioni pilota economicamente valide che affrontino specifiche sfide e opportunità marittime e marine. Obiettivo: sostenere giovani scienziati supportati da ricercatori esperti, industria e stakeholder locali, per collaborare e sviluppare tecnologie, prodotti e servizi innovativi a sostegno di un’economia blu sostenibile, preservando le risorse marine e gli ecosistemi.
Un Blue Labs opera come interfaccia tra la ricerca e lo sfruttamento commerciale e realizzando test pilota di prodotti e servizi innovativi in modo da portare i risultati della ricerca più vicini al mercato.
Per garantire il valore aggiunto UE nelle attività sostenute, lo sviluppo di soluzioni deve essere realizzato pensando ai problemi o alle esigenze specifiche di uno o più bacini marittimi o sottomarini che circondano le coste dell’UE.
Temi:
I progetti devono sviluppare soluzioni innovative relative a uno (solo) dei seguenti temi:
- Bio-bonifica blu: es. sfruttare metaboliti, biomolecole, enzimi e geni di microrganismi che vivono in ambienti marini estremi per sviluppare nuove tecnologie, prodotti o servizi in grado di risolvere problemi come l’inquinamento, lo smaltimento di materiali pericolosi, ecc.
- Ordigni inesplosi in mare: es. sviluppo di soluzioni e strumenti innovativi (algoritmi, sistemi di intelligenza artificiale, metodi e standard) per identificare e riconoscere diversi tipi di ordigni inesplosi, per rilevare il loro deterioramento (stato di corrosione, rilascio di tossine, movimento, ecc.) e il loro impatto sull’ambiente, per disarmare, rimuovere e demolire in sicurezza le munizioni dal mare, anche per rilevare e neutralizzare gli agenti chimici.
- Design innovativo di imbarcazioni da diporto e per il tempo libero: ad es. sviluppo di soluzioni/prodotti e servizi tecnologici per i porti turistici, per adattarli ai cambiamenti della domanda (ad esempio accesso a porti e alle imbarcazioni per una popolazione anziana, richieste orientate alle TIC da parte dei giovani) e/o per affrontare le sfide ambientali (es. smantellamento e riciclaggio sicuri di imbarcazioni per il tempo libero).
- Biomassa marina e bioeconomia blu: ad es. sviluppo di nuove soluzioni/prodotti e approcci tecnologici per aggiungere valore a biomasse marine altrimenti di scarso valore, comprese meduse, alghe, gusci di molluschi e pesci (anche prodotti ittici per il consumo non direttamente umano).
- Acquacoltura ecologica (compresa in acque dolci e in acque interne): ad es. creazione di nuovi mercati, supporto ai prodotti e adattamento della produzione esistente a le pratiche più ecologiche e sostenibili come la produzione multi-specie e multiprodotto (ad esempio acquacoltura multi trofica integrata e acquaponica).
Le proposte progettuali devono sviluppare:
– partenariati solidi tra gli stakeholder marittimi e promuovere di approcci multidisciplinari e combinazioni di competenze provenienti dalle imprese, dal settore pubblico e dagli enti di ricerca;
– cooperazione e coordinamento rafforzati tra gli stakeholder marittimi a livello locale, regionale o di bacino marittimo.
Attività principali
I progetti devono dare attuazione a tutte le seguenti attività:
– Progettazione, sviluppo e test del servizio/prodotto/strumento innovativo;
– Lavoro sul campo necessario per lo sviluppo delle soluzioni;
– Misure per garantire la sostenibilità e la continuazione delle attività/dei risultati del progetto al termine del cofinanziamento UE (ad esempio altre fonti di finanziamento, attività redditizie, ecc.);
– Attività di formazione, sensibilizzazione e divulgazione sul tema marittimo su cui il progetto si concentra;
– Misure per facilitare la trasferibilità delle attività e dei risultati del progetto ad altri bacini marittimi o regioni dell’UE che affrontano sfide simili.
A queste attività si possono aggiungere altre attività complementari.
EMFF-02-2018 – BLUE CAREERS
Questa azione promuove approcci innovativi per rafforzare la cooperazione tra industria e istruzione e colmare così il divario tra offerta e domanda di competenze. La scelta del settore e dell’azione deve basarsi su un’analisi delle esigenze del mercato del lavoro e del settore, anche a livello transfrontaliero. Al fine di garantire che le attività sostenute tengano conto delle esigenze identificate, i progetti dovrebbero riunire le parti interessate sia degli operatori del settore, sia dell’istruzione e della formazione (sia professionale sia superiore). I progetti dovrebbero migliorare la visibilità e l’attrattiva delle diverse opportunità di carriera nell’economia blu, in particolare per i giovani.
Le proposte progettuali devono fornire risposte concrete ed efficaci ad almeno una delle seguenti sfide:
– Mancanza di capacità imprenditoriali, comprese le capacità di imprenditoria sociale dei laureati sia a livello di istruzione superiore sia a livello di istruzione e formazione professionale (IFP). Gli studenti devono essere meglio equipaggiati con competenze relative a tecniche avanzate o soft che consentano loro di sviluppare nuove idee e prodotti e, eventualmente, avviare una propria start-up. Mancanza di profili con una forte capacità di adattamento in grado di aggiornare le loro competenze a esigenze future ancora sconosciute;
– Mancanza di collaborazione strutturata, definita e continua tra industria e istruzione/formazione che garantisca che i curricola e i programmi di formazione rispondano effettivamente alle esigenze del settore; mancanza di coinvolgimento dell’industria e di aziende leader per la riqualificazione interna dei laureati; difficoltà nell’attrarre un numero sufficiente di docenti competenti con esperienza lavorativa nel settore dell’industria marittima; difficoltà nel mantenere i dipendenti come lavoratori a tempo pieno nelle aziende;
– Mancanza di ecosistemi delle competenze a livello di bacino marittimo tra istruzione, industria e autorità pubbliche (triangolo della conoscenza), per sostenere le strategie di innovazione trans-regionale.
Temi:
I progetti devono sviluppare soluzioni innovative relative ai seguenti temi (i progetti possono riguardare più di uno di essi):
- Introdurre metodologie innovative di insegnamento e formazione per potenziare le capacità imprenditoriali e dotare i laureati di competenze trasversali adeguate per sviluppare le loro idee, prodotti e start-up. Sono incoraggiati I collegamenti con gli incubatori, i centri di innovazione, le imprese sociali e i soggetti che investono nella fase iniziale L’industria dovrebbe essere coinvolta fin dall’inizio del progetto nella definizione delle azioni, proponendo una sfida sociale o tecnologica e seguendola assieme agli studenti di maggior successo.
- Promuovere quadri di collaborazione strutturati e permanenti tra industria e istruzione, in cui gli sviluppi tecnologici e di mercato più recenti sono direttamente integrati nell’offerta formativa, consentendo di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro. La formazione dovrebbe essere più orientata alla pratica e flessibile. Dovrebbero essere promossi apprendistati qualitativi, che combinino un apprendimento sostanziale sul lavoro (in imprese e altri luoghi) con l’apprendimento in istituti di istruzione o formazione, che porta a qualifiche riconosciute a livello nazionale. I professionisti dell’industria dovrebbero essere costantemente presenti durante il percorso formativo degli studenti e dovrebbero essere previste maggiori sinergie tra insegnanti e professionisti dell’industria (ad esempio attraverso l’insegnamento ibrido).
- Creare reti fra istruzione-industria- autorità pubbliche a livello di bacino idrico per mappare le opportunità educative esistenti, consentendo la condivisione delle migliori pratiche nonché del capitale umano e fisico (ad esempio i simulatori di formazione), sviluppare programmi di formazione comuni e promuovere la mobilità transnazionale di studenti e insegnanti. Queste reti potrebbero essere create all’interno di reti esistenti.
Attività principali
I candidati devono attuare una serie di attività chiave a seconda del tema (o dei temi) a cui si stanno candidando:
– tema 1: corsi/programmi per sviluppare capacità imprenditoriali
Le proposte progettuali devono spiegare come svilupperanno corsi e programmi che potrebbero condurre ad azioni competitive (es. hackathon), per sviluppare capacità imprenditoriali e di imprenditoria sociale e per coinvolgere gli studenti nello sviluppo del loro business plan. I programmi dovrebbero comprendere preparazione, implementazione, valutazione e fase di follow-up, sia per gli studenti sia per le aziende.
– tema 2: quadri di collaborazione tra industria e istruzione
Le proposte progettuali devono spiegare come svilupperanno quadri di collaborazione strutturati e permanenti tra industria e istruzione (es. l’insegnamento ibrido o piani di apprendistato ben progettati), al fine di: incoraggiare i dipendenti delle aziende a seguire determinati corsi per ottenere una certificazione per diventare insegnanti/formatori nell’IFP o nell’istruzione superiore; incoraggiare gli insegnanti ad accrescere le loro capacità attraverso un lavoro di osservazione/formazione in azienda; sostenere l’istituzione di programmi di apprendistato efficaci e di qualità.
– tema 3: reti di educazione industriale
Le proposte progettuali devono spiegare come stabiliranno reti istruzione-industria a livello di bacino marittimo, svilupperanno corsi di formazione e/o curricula comuni, mapperanno e condivideranno il capitale umano e le risorse, come simulatori, strutture del campus e insegnanti/formatori. I progetti non dovrebbero creare nuove istituzioni da zero, ma piuttosto riunire un numero di partner pertinenti.
A queste attività si possono aggiungere altre attività complementari
EMFF-03-2018 – SOVVENZIONI PER LA BLUE ECONOMY: INVESTIRE NELL’INNOVAZIONE
Questa azione mira a sostenere progetti dimostrativi basati su tecnologie innovative per testare/implementare/ingrandire una nuova applicazione industriale o un servizio o una soluzione per l’economia blu.
Tale supporto è importante per:
– aiutare le tecnologie innovative e/o i servizi marittimi ad avvicinarsi al mercato, consentendo agli operatori economici, in particolare alle PMI, di applicare le nuove idee e i risultati di ricerca in beni e servizi commerciabili;
– agevolare il potenziamento dei modelli di business ed idee di servizio;
– ridurre il rischio dell’implementazione di questi progetti dimostrativi fornendogli la credibilità necessaria per consentire loro di accedere ad altri finanziamenti per lo sviluppo delle attività.
I proponenti dovranno spiegare come le loro proposte aiuteranno le tecnologie innovative e/o i servizi marittimi ad avvicinarsi al mercato e ad avanzare verso la fase commerciale dimostrando il beneficio di un nuovo prodotto, servizio, processo o sistema ai potenziali clienti in un ambiente reale.
Temi e priorità
– affrontare l’innovazione che va oltre la ricerca e mira ad aiutare le tecnologie marittime innovative e/o i servizi marittimi quasi pronti per il mercato ad avanzare verso la fase commerciale;
– contribuire ad almeno uno dei settori prioritari dell’economia circolare per l’UE, la bioeconomia (blu) come l’Unione dell’energia e clima;
– dimostrare un chiaro collegamento/applicazione di tecnologie abilitanti come sensori di imaging e fisici, tecnologie satellitari, materiali avanzati, TIC, analisi dei big data, sistemi autonomi, biotecnologie, nanotecnologie, ingegneria sottomarina e/o si basano sul trasferimento di tecnologia dall’esterno dell’industria marittima.
Per promuovere il coinvolgimento di investimenti di terze parti, in particolare da parte di organismi di finanziamento privati o di banche nazionali di promozione, verrà data priorità alle proposte che sono in una fase sufficientemente avanzata in termini di garanzia di finanziamento da parte di investitori terzi, come dimostrato, ad esempio, da una lettera di intenti di un investitore per sostenere il progetto.
Attività principali
I progetti devono intraprendere attività concrete in almeno una delle seguenti categorie:
– Produzione di nuovi materiali, prodotti o dispositivi e/o installazione di nuovi processi, sistemi e servizi e/o un miglioramento sostanziale di quelli già progettati, prodotti e/o installati; e/o la messa in funzione del sistema di produzione pilota pre-commerciale; e/o la fase di test e convalida del processo di fabbricazione delle prime piccole serie di prodotti pre-commerciali;
– Consultazione, ottenimento di feedback e convalida con i rilevanti stakeholder di tecnologie/servizi/prodotti testati/implementati/potenziati e/o preparazione di organizzazioni interne ed esterne per la produzione completa, compreso lo sviluppo di una catena del valore. Preparazione alla piena commercializzazione (ad es. analisi del mercato/della concorrenza/degli investimenti, piani aziendali elaborati, compresa la gestione del rischio, i diritti di proprietà intellettuale, l’accesso al finanziamento, il potenziale di replicazione ad altre applicazioni industriali/commerciali o ad altri settori, entità, regioni ecc.).
Per tutte e tre le azioni saranno considerate prioritarie le proposte che si basano sui risultati di precedenti ricerche o progetti di ricerca applicata, finanziati dall’UE o sostenuti da altre fonti. Inoltre qualora una proposta operi in un determinato bacino marittimo in cui esiste una strategia per i bacini marittimi o un’iniziativa analoga, sarà data priorità alle proposte progettuali che spiegano come contribuiscono agli obiettivi di tale strategia.
Le sovvenzioni saranno comprese fra 500.000 e 1.000.000 euro.
Una proposta progettuale deve riguardare una delle seguenti aree/bacini: Mar del Nord, Mar Baltico, Mar Nero, Oceano Atlantico e Mar Mediterraneo, oltre alle aree marine delle regioni ultraperiferiche. Le proposte progettuali possono concentrarsi su una porzione/sub regione del bacino prescelto. Dovrebbero inoltre concentrarsi su acque dell’UE, ma possono essere estesi ad acque confinanti in caso di necessità.
In generale, una proposta progettuale deve essere presentata da un consorzio (partnership) con requisiti diversi in relazione al tipo di azione:
– Blue labs: il consorzio deve essere costituito da un proponente e almeno un co-proponente stabiliti in due Paesi diversi; il consorzio deve comprendere almeno un ente/istituto scientifico/di ricerca (Istituto di istruzione superiore, centro di ricerca, istituto tecnologico) e almeno un ente business (società o associazione di imprese). Possono essere comprese nel consorzio come partner aggiuntivi, anche autorità locali, ONG, istituzioni pubbliche o finanziarie.
– Blue careers: il consorzio deve essere costituito da un proponente e almeno un co-proponente stabiliti in due Paesi diversi; il consorzio deve comprendere almeno un organismo di istruzione/formazione, (un istituto di istruzione superiore o un’organizzazione che fornisce formazione professionale) e un ente business (società o camera di commercio o un cluster marino legalmente costituito). Possono essere comprese nel consorzio come partner aggiuntivi, anche autorità pubbliche e altri stakeholder pubblici o privati.
– Sovvenzioni per la blue economy: una proposta progettuale può essere presentata da un singolo proponente o da un consorzio; nel primo caso il proponente deve essere un ente a scopo di lucro (in caso di consorzio, questo deve comprendere un ente a scopo di lucro). Il proponente deve essere attivo nei settori della blue-economy e relative catene del valore (energie marine rinnovabili, biotecnologie blue, turismo costiero, acquacoltura, trasporto marittimo, cantieristica e riparazione di imbarcazioni, navigazione, petrolio e gas offshore, pesca o acquacoltura).
Per tutti e tre i tipi di azione il proponente deve avere sede nell’UE. Le organizzazioni internazionali sono ammissibili solo come partner aggiuntivi.
La durata dei progetti sarà di 24 o 36 mesi.
La documentazione per la preparazione delle proposte progettuali – specifica per azione- è disponibile sulla pagina web del bando indicata negli indirizzi utili. Le proposte progettuali devono essere presentate in formato elettronico attraverso l’ Electronic Sumission Service (ESS) seguendo le indicazioni presenti sulle pagine web di riferimento.
Risorse finanziarie disponibili 18.700.000 euro così ripartiti:
Blue labs: 5.000.000 euro – saranno finanziati indicativamente 6 progetti (uno per tema)
Blue Careers: 5.500.000 euro – saranno finanziati indicativamente 7 progetti
Blue economy: 8.200.000 euro – saranno finanziati indicativamente 9 progetti
Il budget complessivo potrebbe essere aumentato fin al 20%.
(A cura di M.A.Cerizza)