12/05/2016
Unione Europea e Ambiente
Le novità della settimana
- Il settore edile beneficia dell’ecoinnovazione
Il mercato dei prodotti per l’edilizia offre ai modelli imprenditoriali basati sull’economia circolare una consistente opportunità. Anziché essere ricavati da materie vergini, molti prodotti per l’edilizia, quali i materiali da costruzione e quelli isolanti, possono essere recuperati e riciclati dai rifiuti da costruzione e demolizione oppure possono essere ricavati da altri flussi di rifiuti. Grazie all’uso creativo dei materiali di recupero o riciclati, spesso le imprese ecoinnovative possono scoprire opportunità nuove e più rispettose dell’ambiente.* Ridurre i rifiuti da costruzione
Nel pacchetto sull’economia circolare del dicembre 2015, la Commissione europea ha riconosciuto l’esigenza di incoraggiare il riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione. La Commissione ha rilevato che, con 500 milioni di tonnellate l’anno, i rifiuti del settore edile rientrano tra i tipi di rifiuti maggiormente prodotti nell’Unione europea. Secondo quanto disposto dalla direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE), entro il 2020 l’Unione europea deve raggiungere l’obiettivo di riutilizzare o riciclare i rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi nella misura del 70 %. Sulla base di ciò, il pacchetto sull’economia circolare sosteneva l’esigenza di adottare ulteriori misure volte a garantire il recupero di risorse preziose e un’adeguata gestione dei rifiuti nel settore edile e delle demolizioni. A tal fine, si prevedeva lo sviluppo di linee guida pre-demolizione per promuovere un riciclaggio di elevato valore nel settore. Tra gli ambiti specifici in cui sarà svolto un lavoro più approfondito, figurano la promozione di sistemi di cernita dei rifiuti da costruzione più efficienti e protocolli di riciclaggio volontari per i diversi flussi di rifiuti indirizzati al settore edile.
La federazione di settore Construction Products Europe ha sostenuto l’approccio della Commissione e ha sottolineato, inoltre, l’esigenza di sviluppare ulteriormente altri elementi, quali una metodologia del ciclo di vita per i prodotti per l’edilizia unica e armonizzata, la condivisione delle buone pratiche, dati più accurati e misure di ecoprogettazione più efficienti per favorire i prodotti per l’edilizia con prestazioni migliori e più facilmente riciclabili.* Pionieri dell’edilizia circolare
In termini di prodotti per l’edilizia innovativi che utilizzano come materie prime rifiuti provenienti da altri settori, si contano già diversi progetti precursori. Di seguito alcuni di quelli che offrono gli sviluppi più interessanti.Il progetto GLASS Plus, attivo dal 2010 al 2011, ha dimostrato che il vetro dei vecchi televisori a tubo catodico poteva essere riciclato per produrre piastrelle di gres di qualità. I vantaggi offerti da tale approccio economico circolare sono sia il dirottamento dei rifiuti dalle discariche o da altri metodi di smaltimento sia la riduzione della domanda di materie vergini, in questo caso di feldspato e zirconio, minerali estratti impiegati nella produzione e lucidatura delle piastrelle. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/projects/en/projects/glass-plus
Il progetto GREEN-CAST, attivo dal 2011 al 2014, ha prodotto blocchi da costruzione leggeri, simili a blocchi di calcestruzzo di scorie, con le ceneri volanti ottenute come sottoprodotto nelle centrali termoelettriche. Il progetto ha dimostrato che i blocchi Green Cast erano efficaci quanto i normali blocchi di «calcestruzzo cellulare autoclavato», ma potevano essere prodotti consumando molta meno energia e a costi leggermente inferiori. In quanto riutilizzate, le ceneri volanti vengono dirottate dalle discariche. Il consorzio che gestisce il progetto, capitanato dalla società spagnola ACCIONA, è impegnato alla produzione su larga scala di Green Cast in vista di un pieno sfruttamento commerciale. Per ulteriori informazioni: http://greencast-project.eu
Il progetto InsulaTFH, attivo dal 2009 al 2011, ha sperimentato l’impiego di materiali riciclati nella produzione di pannelli murari a graticcio preisolati. Il progetto, condotto dalla società irlandese Cygnum Timber Frame Ltd, ha utilizzato per il riempimento dei pannelli cellulosa ricavata da carta da macero. Rispetto ad altri materiali, la cellulosa possiede proprietà isolanti superiori e offre ulteriori vantaggi, ad esempio di carattere tecnico nel processo produttivo. Attualmente Cygnum commercializza i pannelli con cellulosa come isolante. Per ulteriori informazioni: http://www.insulatfh.eu
Il progetto NUMIX si è proposto di produrre un materiale con rifiuti plastici misti, utilizzabile nella fabbricazione di calcestruzzo alleggerito e malta. Il progetto ha dimostrato l’efficacia di questa soluzione per il riutilizzo dei rifiuti plastici, che, rispetto alle materie prime standard, consentono di conseguire una sensibile riduzione del consumo di acqua nella produzione di calcestruzzo alleggerito. Uno dei partner del progetto si è dedicato alla vendita del prodotto NUMIX nel suo mercato interno, il mercato italiano. Il progetto è stato attivo dal 2009 al 2012. Per ulteriori informazioni: http://www.innovationseeds.eu/Virtual_Library/Results/NUMIX.kl
Il progetto TAIMEE, attivo dal 2012 all’agosto 2015, si è proposto di sfruttare le proprietà isolanti termiche e acustiche del pellame. Il progetto ha impiegato gli scarti di produzione di pelletteria per realizzare pannelli insonorizzanti da collocare lungo le strade o da utilizzare in altre applicazioni edili; inoltre, è riuscito a sviluppare una bioresina quale legante del pellame. Un’analisi del ciclo di vita dei pannelli così realizzati ha evidenziato significativi risparmi in termini di energia e materiali rispetto alle alternative più convenzionali. I partner del progetto si augurano il successo del prodotto TAIMEE, che dovrebbe prestarsi a molteplici applicazioni. Per ulteriori informazioni: http://taimee-project.eu
Un video sul progetto è disponibile all’indirizzo https://vimeo.com/144114427Tutti i progetti hanno ricevuto il sostegno dell’iniziativa per l’ecoinnovazione dell’Unione europea, che rientrava nel Programma per l’imprenditorialità e l’innovazione, e sono stati finanziati nell’ambito del Programma per la competitività e l’innovazione, attivo fino al 2013 e sostituito da COSME, il Programma per la competitività delle imprese e le piccole e le medie imprese (https://ec.europa.eu/easme/en/cosme).
- Invito “foreste sostenibili per la società del futuro”
Scade il 17 giugno 2016 l’invito a presentare proposte di ricerca collaborativa transnazionale in materia di “foreste sostenibili per la società del futuro”.
L’invito è pubblicato nell’ambito di ERA-NET SUMFOREST (SUstainable forest management; Multifunctional Forestry, European Forest Policy) il cui obiettivo è rafforzare la cooperazione scientifica sulle foreste europee.
L’iniziativa finanzia la ricerca di base e la ricerca applicata con l’obiettivo di sostenere le decisioni politiche in materia forestale e affronta temi di ricerca che coprono l’intera catena del valore, dalla gestione forestale allo sviluppo di prodotti e servizi. Le proposte devono essere transnazionali e prevedere la partecipazione di almeno 3 partner provenienti da 3 diversi paesi partecipanti.
Le proposte devono essere presentate in via elettronica entro il 17 giugno. E’ fortemente raccomandata la pre-registrazione entro il 20 maggio 2016 per assicurare l’eleggibilità.
Sito : https://www.sumforest.org/wp-
content/uploads/2016/02/Sumforest_Guidelines_for_Applicants.pdf
Per informazioni : Christian Küchli (christian.kuechli@bafu.admin.ch)(A cura di M.A. Cerizza)