In Italia mancano gli impianti per rigenerare, riciclare oppure smaltire i rifiuti urbani prodotti ogni giorno. La mancanza di impianti porta all’inevitabile arricchimento delle organizzazioni mafiose e allo spiacevole fenomeno degli incendi di rifiuti per le strade.

Attualmente, secondo una ricerca di Utilitalia, il vuoto impiantistico non permette di gestire oltre 2 milioni di tonnellate annue di spazzatura urbana sui 5 milioni generati ogni anno. Infatti, quasi 1 milione e mezzo di tonnellate vengono esportate incidendo notevolmente sulle spese di privati e servici pubblici locali.

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La situazione, in realtà, è disomogenea: il nord risulta autosufficiente, per quanto riguarda la termovalorizzazione dello scarto non riciclabile, ma non per gli scarti organici; il centro e il sud presentano entrambi una situazione drammatica, il primato negativo appartiene alla Sicilia. Un esempio, il comune di Roma spedisce 170 mila tonnellate ogni anno di rifiuti organici in Friuli-Venezia Giulia, con una spesa di 180 euro per ogni tonnellata, più oneri di trasporto.

Allarme anche per quanto riguarda 20mila tonnellate di RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici, che, nonostante le diverse campagne di sensibilizzazione, vengono sottratti al riciclo e seguono percorsi illegali.

Per avere una formazione strutturata e pratica in materia di corretta gestione dei rifiuti si segnala il Master Gestione Rifiuti, che si terrà a Milano a partire dal 13 dicembre. Si tratteranno le più recenti novità, si farà il punto su autorizzazioni ed End of Waste, verrà posta particolare attenzione ai rifiuti urbani e RAEE senza dimenticare le importantissime direttive “Circular economy”. Per avere maggiori dettagli scarica subito il programma.

Per info e approfondimenti: 0523.315305 – formazione@tuttoambiente.it


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