Con D.M. 30 marzo 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 11 aprile 2015, il Ministero dell’ambiente ha emanato le linee guida ai fini della verifica di assoggettabilità a VIA dei progetti di competenza delle Regioni e delle Province autonome (Allegato IV, Parte II, D.L.vo n. 152/2006).
Le nuove disposizioni, emanate in ossequio a quanto previsto dal c.d. Decreto competitività (D.L. n. 91/2014 come convertito in legge) ed in vigore dal prossimo 26 aprile, definisce i criteri e le soglie da applicare per quanto riguarda i progetti sottoposti a verifica di assoggettabilità di competenza di Regioni e Province autonome, prevedendo che queste ultime adeguino i propri ordinamenti a detti criteri sulla base delle specifiche situazioni ambientali e territoriali (art. 2, comma 1). E’ tuttavia prevista la possibilità da Parte del Ministero di una revisione di determinati criteri e soglie, su richiesta della Regione (art. 2, comma 3).
L’Allegato al D.M. in esame individua gli indirizzi metodologici generali e, successivamente, gli specifici criteri in base ai quali condurre la verifica di assoggettabilità. Tali ultime disposizioni, in particolare, sono suddivise in base ad una serie di fattispecie specifiche quali: cumulo con altri progetti; rischio di incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate; progetti localizzati in zone umide, costiere, montuose o forestali; progetti relativi a riserve e parchi naturali, zone classificate o protette; progetti relativi a zone protette speciali ai sensi delle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE; progetti relativi a zone ove gli standard di qualità ambientale comunitari sono già stati superati; progetti relativi a zone a forte densità demografica ovvero a zone di importanza storica, culturale o archeologica. Sono altresì descritte le modalità di adeguamento degli ordinamenti regionali alle linee guida. (GG)


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