Quando i reflui possono essere qualificati come “industriali”?
Categoria: Acqua
Autorità: Cass. Pen.
Data: 17/11/2016
n. 48576
Rientrano nella nozione di reflui industriali quelli derivanti da attività che non attengono strettamente al prevalente metabolismo umano ed alle attività domestiche, come definite dall'art. 74, comma primo, lett. g), del D.Lgs. n. 156/2006, quindi quelli provenienti da attività artigianali e da prestazioni di servizi, a condizione che le caratteristiche qualitative degli stessi siano diverse da quelle delle acque domestiche e ciò indipendentemente dal grado o dalla natura dell'inquinamento: pertanto, per determinare le acque che derivano dalle attività produttive occorre procedere a contrario, vale a dire escludere le acque ricollegabili al metabolismo umano e provenienti dalla realtà domestica (è il caso degli impianti di autolavaggio e di un esercizio avente ad oggetto la riparazione di pneumatici).
© Riproduzione riservata
Quando i reflui possono essere qualificati come “industriali”?
Categoria: AcquaAutorità: Cass. Pen.
Data: 17/11/2016
n. 48576
Rientrano nella nozione di reflui industriali quelli derivanti da attività che non attengono strettamente al prevalente metabolismo umano ed alle attività domestiche, come definite dall'art. 74, comma primo, lett. g), del D.Lgs. n. 156/2006, quindi quelli provenienti da attività artigianali e da prestazioni di servizi, a condizione che le caratteristiche qualitative degli stessi siano diverse da quelle delle acque domestiche e ciò indipendentemente dal grado o dalla natura dell'inquinamento: pertanto, per determinare le acque che derivano dalle attività produttive occorre procedere a contrario, vale a dire escludere le acque ricollegabili al metabolismo umano e provenienti dalla realtà domestica (è il caso degli impianti di autolavaggio e di un esercizio avente ad oggetto la riparazione di pneumatici).
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