Scarico oltre i limiti tabellari: quale offesa per il bene “ambiente”?
Categoria: Acqua
Autorità: Cassazione Pen., Sez. III
Data: 22/05/2015
n. 21463
La violazione del divieto di scarico di acque reflue industriali oltre i limiti tabellari di cui all’art. 137, comma 5 del D.Lgs. n. 152/2006, configura un reato di pericolo presunto, che esclude ogni valutazione del giudice sulla gravità, entità e ripetitività della condotta, dolosa o colposa che sia, la cui offensività è insita, per legge, nello stesso “non agere quod debetur” da parte del soggetto autorizzato allo scarico, sicchè la norma funge da ostacolo, prevenendo il rischio di una concreta offesa del bene ambiente da parte dell’esercente un’attività autorizzata che, violando le prescrizioni dell’autorizzazione, potrebbe determinare una compromissione dell’ambiente.
© Riproduzione riservata
Scarico oltre i limiti tabellari: quale offesa per il bene “ambiente”?
Categoria: AcquaAutorità: Cassazione Pen., Sez. III
Data: 22/05/2015
n. 21463
La violazione del divieto di scarico di acque reflue industriali oltre i limiti tabellari di cui all’art. 137, comma 5 del D.Lgs. n. 152/2006, configura un reato di pericolo presunto, che esclude ogni valutazione del giudice sulla gravità, entità e ripetitività della condotta, dolosa o colposa che sia, la cui offensività è insita, per legge, nello stesso “non agere quod debetur” da parte del soggetto autorizzato allo scarico, sicchè la norma funge da ostacolo, prevenendo il rischio di una concreta offesa del bene ambiente da parte dell’esercente un’attività autorizzata che, violando le prescrizioni dell’autorizzazione, potrebbe determinare una compromissione dell’ambiente.
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