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Quale gestione per le acque di falda emunte?

Categoria: Acqua
Autorità: Cons. Stato, Sez. IV
Data: 12/08/2021
n. 5868

Laddove un progetto di bonifica delle acque di falda (ex art. 243, c. 4, D.L.vo 152/06) non fornisca elementi specifici, oggettivamente valutabili ed apprezzabili, dai quali la P.A. possa desumere l’esistenza di un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il punto di prelievo di tali acque con il punto di immissione delle stesse in un corpo ricettore, l’Amministrazione ha discrezionalità tecnica nell’applicare criteri più rigorosi, imporre prescrizioni tecniche, chiedere il rispetto di valori limiti più severi: il committente, infatti, non può disinteressarsi degli aspetti operativi scaricando sulla progettazione esecutiva la responsabilità dell’individuazione, a monte, del sistema tecnico più idoneo e rispettoso della normativa di settore (fattispecie relativa ad un progetto di bonifica di acque di falda contenenti metalli pesanti all’interno di un S.I.N.).    

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