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Gestione del percolato e discarica: quali legami?

Categoria: Ecoreati
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 27/09/2023
n. 39195

Le norme che disciplinano la gestione del percolato all’interno di una discarica concorrono sicuramente, da un lato (in quanto norme primarie), a valutare la condotta in termini di abusività e, dall’altro, a circoscrive l’ambito della norma precauzionale da rispettare. Numerose norme contenute nell’articolato del d. lgs. 36/2003 (art. 8, comma 1, lettera e) ed i), articolo 11, articolo 13, comma 1, nonché degli allegati al decreto (punti 1.2.1., 1.3, 2.2 dell’allegato 1) evidenziano infatti come, sia nella fase di gestione operativa che di gestione post mortem della discarica, gravi sul gestore, pubblico o privato che sia, un preciso obbligo di: 1) Ridurre al minimo il battente del percolato; 2) Prelevare il percolato, trattarlo e smaltirlo; 4)Ridurre il più possibile la produzione di percolato da precipitazioni meteoriche; 5) Porre in essere tutte le azioni possibili al fine di evitare la tracimazione, il ruscellamento o comunque il rilascio di percolato al di fuori del perimetro della discarica. Tutte queste attività rientrano nella posizione di garanzia che la legge pone in capo a chi, a diverso titolo, realizza o gestisce la discarica, la cui violazione integra, senza dubbio, gli estremi della «colpa specifica», in cui la valutazione sulla prevedibilità ed evitabilità dell’evento assume natura semplificata.

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