Ritenuto in fatto 1.V. C. M. ricorre per l'annullamento della sentenza del 8 giugno 2023 del Tribunale di Sulmona che lo ha condannato alla pena, condizionalmente sospesa, di 6.000 euro di ammenda per il reato di cui all'art. 29 quattuordecies, comma 3, lett. a) e b), d.lgs. n. 152 del 2006, a lui ascritto perché, quale legale rappresentante della C. S.p.a., aveva esercitato l'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti in violazione delle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale n. 9/11 rilasciata dalla Regione Abruzzo il 9 dicembre 2011. In particolare: a) aveva depositato i rifiuti anche all'esterno delle aree previste per lo…
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Delega di funzioni e limiti alla responsabilità del delegato
Categoria: Responsabilità ambientaliAutorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 29/07/2024
n. 30930
Non è sufficiente dedurre la presenza in azienda di un responsabile di impianto, né l’esercizio di fatto delle funzioni tipiche del “garante” se contestualmente non è provata l’esistenza di una delega di funzioni, fermo restando che la violazione delle prescrizioni in materia ambientale dovuta a deficit strutturali imputabili a scelte precise dell’imprenditore rende quest’ultimo direttamente responsabile della violazione, a prescindere dalla presenza o meno di un delegato. (Nel caso di specie, la Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso con cui il legale rappresentante di una società, condannato per il reato di cui all’art. 29 quattuordecies, comma 3, lett. a) e b), d.lgs. n. 152/2006 per aver esercitato l’impianto di trattamento meccanico-biologico di rifiuti in violazione delle prescrizioni dell’AIA rilasciata dalla Regione, lamentava che la propria condanna fosse fondata sulla mera, oggettiva posizione di legale rappresentante della società, senza tenere conto della presenza, in azienda, di un direttore tecnico responsabile dell’impianto che avrebbe dovuto segnalare all’amministratore unico e/o agli enti preposti il cattivo funzionamento del biofiltro).
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Ritenuto in fatto 1.V. C. M. ricorre per l'annullamento della sentenza del 8 giugno 2023 del Tribunale di Sulmona che lo ha condannato alla pena, condizionalmente sospesa, di 6.000 euro di ammenda per il reato di cui all'art. 29 quattuordecies, comma 3, lett. a) e b), d.lgs. n. 152 del 2006, a lui ascritto perché, quale legale rappresentante della C. S.p.a., aveva esercitato l'impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti in violazione delle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale n. 9/11 rilasciata dalla Regione Abruzzo il 9 dicembre 2011. In particolare: a) aveva depositato i rifiuti anche all'esterno delle aree previste per lo…
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