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Quali sono le caratteristiche che integrano il reato di realizzazione o gestione di discarica non autorizzata?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 30/05/2022
n. 21029

Ai fini della configurabilità del reato di realizzazione o gestione di discarica non autorizzata, ai sensi dell’art. 256, comma 3, del D.L. vo 152/2006, si ritiene necessario l'accumulo di rifiuti, per effetto di una condotta ripetuta, in una determinata area, trasformata di fatto in deposito o ricettacolo con tendenziale carattere di definitività, in considerazione delle quantità considerevoli degli stessi e dello spazio occupato. Dall'insieme delle suddette caratteristiche deriva che né l'eterogeneità, ancorché di fatto spesso rinvenibile nell'ammasso dei rifiuti su una determinata area, né la natura pericolosa dei rifiuti che configura una specifica aggravante, costituiscono elementi costitutivi della fattispecie contravvenzionale in esame: per integrare il reato di discarica non autorizzata occorrono, invece, l'accumulo, più o meno sistematico, ma comunque non occasionale, di rifiuti in un'area determinata, la definitività del loro abbandono, l'estensione dell'area in tal modo occupata ed il degrado, quanto meno tendenziale, dello stato dei luoghi per effetto della presenza dei materiali in questione.

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Leggi la sentenza

Ritenuto in fatto   1.Con sentenza in data 22.11.2021 la Corte di Appello di (omissis) ha integralmente confermato la pronuncia resa all'esito del primo grado di giudizio dal Tribunale di (omissis) che ha condannato (omissis) alla pena di sette mesi di arresto ed €3.000,00 di ammenda in quanto responsabile del reato, ritenuto la violazione più grave, di cui all'art. 256 terzo comma d. Igs. 152/2006 per avere realizzato una discarica abusiva su una porzione, costituita da una vallata naturale, del terreno adibito a sede della propria azienda zootecnica nella quale venivano sversati le deiezioni degli animali (capo A), nonché del…
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