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Gestione illecita: quando si consumano le varie ipotesi di reato?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 14/02/2018
n. 6999

In tema di rifiuti, il momento consumativo del reato relativo al ciclo dei rifiuti varia in funzione della natura dell'attività svolta. Nel caso del deposito incontrollato, il reato consegue al mancato rispetto delle condizioni previste dall’art. 183 del D.L.vo 152/2006 per la qualificazione del medesimo come temporaneo: si tratta, quindi, di un reato permanente, che si realizza quando in un deposito "controllabile" viene omessa la rimozione dei rifiuti nei tempi e nei modi previsti dalla norma citata. Di conseguenza, l'inosservanza di tali condizioni integra un'omissione permanente, la cui antigiuridicità cessa sino allo smaltimento o al recupero. Infatti, il deposito incontrollato, quale forma di gestione del rifiuto preventiva rispetto al recupero o allo smaltimento, perdura fino al compimento di tali attività, a differenza della raccolta o il trasporto che si consumano nel momento e nel luogo in cui hanno luogo, e dello smaltimento, che può essere istantaneo o permanente a seconda che si articoli in diverse fasi.

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