Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1.Con sentenza in epigrafe indicata, il Tribunale di Padova ha condannato A. B. alla pena di C 1.800,00 di ammenda, relativamente al reato ex art. 256, comma 1, d. Igs. 152/2006, commesso il 1 settembre 2014. 2.Ricorre per Cassazione l'imputato, tramite difensore, con distinti motivi di ricorso: violazione, falsa applicazione della legge penale, art. art. 256, d.lgs. 152/2006, e vizio di motivazione in relazione all'occasionalità della condotta; il reato è, infatti, configurabile solo per una gestione di rifiuti e non per singole operazioni. Conseguentemente - ritiene il ricorrente - il trasporto non…
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Chi può essere sanzionato per la gestione non autorizzata di rifiuti?
Categoria: RifiutiAutorità: Cass. Pen. Sez. VII
Data: 25/10/2018
n. ord. n. 48719
In materia di rifiuti, l’art. 256 del D.L.vo 152/2006 che ne sanziona la gestione non autorizzata si applica a chiunque e non solo ai titolari di autorizzazione. Tale norma sanziona le attività di gestione compiute in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione di cui agli artt. 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215 e 216 del citato decreto, ed è configurabile nei confronti di chiunque svolga tali attività anche di fatto o in modo secondario o consequenziale all'esercizio di una attività primaria diversa che richieda, per il suo esercizio, uno dei titoli abilitativi indicati e non sia caratterizzata da assoluta occasionalità, salva l'applicabilità della deroga di cui al comma quinto dell'art. 266 del medesimo decreto, per la cui operatività occorre che il soggetto sia in possesso del titolo abilitativo per l'esercizio di attività commerciale in forma ambulante e che si tratti di rifiuti che formano oggetto del suo commercio.
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Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1.Con sentenza in epigrafe indicata, il Tribunale di Padova ha condannato A. B. alla pena di C 1.800,00 di ammenda, relativamente al reato ex art. 256, comma 1, d. Igs. 152/2006, commesso il 1 settembre 2014. 2.Ricorre per Cassazione l'imputato, tramite difensore, con distinti motivi di ricorso: violazione, falsa applicazione della legge penale, art. art. 256, d.lgs. 152/2006, e vizio di motivazione in relazione all'occasionalità della condotta; il reato è, infatti, configurabile solo per una gestione di rifiuti e non per singole operazioni. Conseguentemente - ritiene il ricorrente - il trasporto non…
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