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Qual è la corretta definizione di deposito temporaneo?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cassazione Penale sez. III
Data: 24/06/2021
n. 24656

La definizione di deposito temporaneo (di cui all’art. 183, comma 1, lettera bb), Dlgs. 152/2006) non si differenzia, in modo sostanziale, da quella attualmente vigente introdotta dal Dlgs. 116/2020, secondo cui il deposito temporaneo è il raggruppamento dei rifiuti e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un impianto di trattamento, effettuati, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, da intendersi quale l’intera area in cui si svolge l’attività che ha determinato la produzione dei rifiuti, ad alcune condizione, tra cui il tempo limitato e l’effettuazione per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche.  (Nella fattispecie difettavano tutte le suddette condizioni richieste, trattandosi di un raggruppamento - frutto di un accumulo protrattosi lungo un arco temporale molto significativo - di rifiuti di varia natura, rinvenuti in modo sparso nella proprietà dell'indagato, non prodotti nel sito in cui sono stati repertati, non giustificati da alcune attività lecita, non destinati allo smaltimento né imballati od etichettati a tal fine).  

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