Ritenuto in fatto 1.Con l'impugnata sentenza, la Corte d'appello di Genova confermava la decisione resa dal Tribunale di Genova, appellata dall'imputato e dall'ente quale responsabile amministrativo, che aveva condannato S.D.C. alla pena di giustizia, oltre alle pene accessorie di legge, in relazione al reato di cui agli artt. 81 cod. pen., 260 d.lgs. n. 152 del 2006, perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale legale rappresentante della D. srl, con sede legale in Cernusco sul Naviglio, al fine di conseguire un ingiusto profitto, costituito dai maggiori guadagni derivanti dalla cessione dei rifiuti fuori dal territorio…
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Esportazioni verso la Repubblica Popolare Cinese: quali adempimenti?
Categoria: RifiutiAutorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 07/12/2018
n. 54703
In tema di rifiuti, l’art. 194 del D.L.vo 152/2006 stabilisce che le spedizioni transfrontaliere dei rifiuti sono disciplinate dai regolamenti comunitari che regolano la materia e dagli accordi bilaterali di cui agli articoli 41 e 43 del regolamento (CE) n. 1013/2006. Ai fini della tracciabilità ciò che rileva è la gestione complessiva dei rifiuti dalla loro origine sino all'arrivo al reale destinatario: il mancato rispetto delle garanzie e delle formalità previste dagli Stati riceventi, quand'anche non membri Ocse, in quanto recepite nei regolamenti comunitari che regolano la materia a norma del citato art. 194, integra il carattere abusivo dell'esportazione con conseguente configurabilità, nella ricorrenza dei restanti presupposti, del reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, di cui all’art. 452-quattuordecies del codice penale. In particolare, ai fini della la regolarità delle esportazioni verso la Repubblica Popolare Cinese è il soggetto originatore dei rifiuti, e non un eventuale intermediario, colui che deve essere munito della apposita licenza ASQIQ, in quanto responsabile dell'intera operazione della spedizione.
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Ritenuto in fatto 1.Con l'impugnata sentenza, la Corte d'appello di Genova confermava la decisione resa dal Tribunale di Genova, appellata dall'imputato e dall'ente quale responsabile amministrativo, che aveva condannato S.D.C. alla pena di giustizia, oltre alle pene accessorie di legge, in relazione al reato di cui agli artt. 81 cod. pen., 260 d.lgs. n. 152 del 2006, perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale legale rappresentante della D. srl, con sede legale in Cernusco sul Naviglio, al fine di conseguire un ingiusto profitto, costituito dai maggiori guadagni derivanti dalla cessione dei rifiuti fuori dal territorio…
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