Attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti: da quando decorre il termine di prescrizione?
Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 08/02/2017
n. 5742
Il delitto di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, di cui all’art. 260, D.Lgs. 152/2006, è reato abituale e non permanente, pertanto il giorno di inizio del decorso del termine di prescrizione del reato è da individuarsi nel giorno della cessazione dell’abitualità. Nel caso di specie, è stato considerato prescritto il reato ritenendo quale data utile al fine della decorrenza del termine quella dell’unico e ultimo accesso in discarica come rilevato dagli ultimi accertamenti eseguiti dai NOE. Non è stato dato rilievo, invece, al verbale di sopralluogo eseguito successivamente presso la medesima sede da cui emerge la presenza di rifiuti speciali depositati presso l’ingresso dell’impianto non autorizzati (tra i quali medicinali e pneumatici) sia perché, tra l’altro, ponendosi a distanza di due anni non avrebbero potuto essere ritenuti sussistenti gli stringenti requisiti indicati dalla giurisprudenza in termini di sistematicità delle condotte e di continuità dell’attività illecita, sia perché dallo stesso non sarebbe stato possibile desumere la prova della permanenza sino a tale data di un traffico illecito di rifiuti, emergendo al più condotte di minor disvalore penale e scollegate temporalmente dalla vicenda in questione.
© Riproduzione riservata
Attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti: da quando decorre il termine di prescrizione?
Categoria: RifiutiAutorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 08/02/2017
n. 5742
Il delitto di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, di cui all’art. 260, D.Lgs. 152/2006, è reato abituale e non permanente, pertanto il giorno di inizio del decorso del termine di prescrizione del reato è da individuarsi nel giorno della cessazione dell’abitualità. Nel caso di specie, è stato considerato prescritto il reato ritenendo quale data utile al fine della decorrenza del termine quella dell’unico e ultimo accesso in discarica come rilevato dagli ultimi accertamenti eseguiti dai NOE. Non è stato dato rilievo, invece, al verbale di sopralluogo eseguito successivamente presso la medesima sede da cui emerge la presenza di rifiuti speciali depositati presso l’ingresso dell’impianto non autorizzati (tra i quali medicinali e pneumatici) sia perché, tra l’altro, ponendosi a distanza di due anni non avrebbero potuto essere ritenuti sussistenti gli stringenti requisiti indicati dalla giurisprudenza in termini di sistematicità delle condotte e di continuità dell’attività illecita, sia perché dallo stesso non sarebbe stato possibile desumere la prova della permanenza sino a tale data di un traffico illecito di rifiuti, emergendo al più condotte di minor disvalore penale e scollegate temporalmente dalla vicenda in questione.
© Riproduzione riservata