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Traffico illecito: il Prefetto è legittimato ad adottare l’interdittiva antimafia?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Consiglio di Stato, Sez. III
Data: 30/06/2020
n. 4168

L’avvio di un’indagine della Direzione antimafia per attività di traffico illecito di rifiuti legittima il Prefetto ad adottare il provvedimento di informazione interdittiva antimafia a carico dell’azienda, anche qualora la valutazione del Prefetto riguardi una vicenda processuale non ancora conclusa. Il delitto di cui all’art. 260 (oggi art. 452 quaterdecies c.p.) del D.L.vo n.152/2006 costituisce difatti elemento di per sé bastevole a giustificare l’emissione dell’informativa, perché il disvalore sociale e la portata del danno ambientale connesso al traffico illecito di rifiuti rappresentano, già da soli, ragioni sufficienti a far valutare con attenzione i contesti imprenditoriali nei quali sono rilevati, in quanto oggettivamente esposti al rischio di infiltrazioni di stampo mafioso.

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Leggi la sentenza

  Fatto   1. La società appellante esercita attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti industriali in Provincia di La Spezia. A seguito di richieste di rilascio di comunicazione antimafia avanzate da parte di due stazioni appaltanti (la Motorizzazione civile di Genova e la Camera di commercio di Genova) nei confronti dell’impresa, nonché della richiesta, formulata nel -omissis- dall’Amministratore unico e legale rappresentante, Sig. -omissis-, di rinnovo dell’iscrizione nella c.d. white list, la Prefettura di La Spezia emetteva l’informazione interdittiva per cui è causa, Prot. -Omissis- del 31 ottobre 2019.   2. Avverso il suddetto provvedimento, l’odierno appellante proponeva…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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