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Piano di raccolta e gestione dei rifiuti portuali: i piccoli porti non commerciali sono esenti?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Consiglio di Stato (Sezione Quarta)
Data: 30/08/2024
n. 7316

L’art. 5, comma 8, del d.lgs. n. 197/2021 prevede la possibilità di esentare dall’obbligo di adottare il Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti i piccoli porti non commerciali, caratterizzati da un traffico sporadico o scarso di imbarcazioni da diporto, solo se i loro impianti portuali di raccolta sono integrati nel sistema di gestione dei rifiuti comunale ed è garantito per gli utenti del porto l’accesso alle informazioni relative al sistema di gestione dei rifiuti. Tale deroga deve essere intesa in senso restrittivo in base alla considerazione per cui la mancanza di uno specifico servizio di raccolta dei rifiuti delle navi non può essere adeguatamente sopperito dal sistema di raccolta comunale, occorrendo l’uso di mezzi navali per raggiungere le navi ormeggiate in rada ed essendo necessario raccogliere, frazionare e trattare i rifiuti speciali e pericolosi, i residui di carico e gli scarti alimentari provenienti da paesi extra-UE, i quali non possono refluire indistintamente nel flusso dei rifiuti urbani.

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Leggi la sentenza

FATTO La C.N. T. s.r.l. è una società che si occupa del ritiro e della raccolta dei rifiuti da bordo delle navi nei porti e nelle rade di Talamone, Porto Santo Stefano, Porto Ercole e Isola del Giglio, svolgendo da anni detto servizio, inforza di autorizzazione dell’Autorità marittima a seguito di plurimi rinnovi delle originarie autorizzazioni e concessioni; la A. U. è un’associazione che si occupa di tutelare la sicurezza ecologica nei porti e, più in generale, la salvaguardia del mare e dell’ambiente. La C.N. Talamone S.r.l. riferiva, nel giudizio di primo grado, di essere autorizzata a svolgere l’attività di…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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