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Fertirrigazione: quali sono le condizioni che la escludono dalla disciplina dei rifiuti?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 28/11/2022
n. 45113

Le materie fecali sono escluse dalla disciplina dei rifiuti di cui al D.L.vo n. 152 del 2006 a condizione che provengano da attività agricola e che siano effettivamente riutilizzate nella stessa attività e la pratica della "fertirrigazione", che sottrae il deposito delle deiezioni animali alla disciplina sui rifiuti, richiede sia l'esistenza effettiva di colture in atto sulle aree interessate dallo spandimento, sia l'adeguatezza di quantità e qualità degli effluenti e dei tempi e modalità di distribuzione al tipo e fabbisogno delle colture, sia l'assenza di dati sintomatici di una utilizzazione incompatibile con la “fertirrigazione”, quali lo spandimento di liquami lasciati scorrere per caduta a fine ciclo vegetativo.

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Leggi la sentenza

  Ritenuto in fatto Con sentenza emessa in data 29 settembre 2021, il Tribunale di Vallo della Lucania ha dichiarato la penale responsabilità di A.M.D. per il reato di cui agli artt. 256, comma 2, e 191, comma 1, d.lgs. n. 152 del 2006 e la ha condannata alla pena di 6.000,00 euro di ammenda. Secondo il Tribunale, l'imputata, quale legale rappresentante dell'omonima azienda agricola dedita all'allevamento di bufale e vitelli allo stato brado, avrebbe smaltito rifiuti costituiti da liquami zootecnici provenienti dall'allevamento bufalino da lei gestito mediante spandimento sul terreno, pur se in difetto di qualunque autorizzazione, con condotta…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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