RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza del 20/05/2022, il Tribunale di Castrovillari dichiarava gli attuali ricorrenti XXX responsabili del reato di cui agli artt. 110 cod.pen., 256 comma 1 lett. a), 183 lett b) n. 2 d.lgs 152/2006 e li condannava alla pena di euro 3.000,00 di ammenda ciascuno. 2. Avverso tale sentenza ha proposto ricorso per cassazione XXX, a mezzo del difensore di fiducia, articolando tre motivi di seguito enunciati. Con il primo motivo si deduce vizio di motivazione e travisamento della prova in relazione all’affermazione di responsabilità, lamentando che il Tribunale, basandosi sulle dichiarazioni dei testi escussi, senza…
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Gestione dei rifiuti e responsabilità del Sindaco
Categoria: RifiutiAutorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 02/05/2023
n. 18024
L'art. 107 del D.L.vo 18 agosto 2000, n. 267 «Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali» stabilisce, al comma 1, che ai dirigenti degli enti locali spetta la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti, che devono uniformarsi al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Sebbene la disposizione in esame distingua tra i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, demandati agli organi di governo degli enti locali e compiti di gestione amministrativa, finanziaria e tecnica, attribuiti ai dirigenti, cui sono conferiti autonomi poteri di organizzazione delle risorse, strumentali e di controllo, è evidente che il sindaco, una volta esercitati i poteri attribuitigli dalla legge, non può semplicemente disinteressarsi degli esiti di tale sua attività, essendo necessario, da parte sua, anche il successivo controllo sulla concreta attuazione delle scelte programmatiche effettuate; egli ha, inoltre, il dovere di attivarsi quando gli siano note situazioni, non derivanti da contingenti ed occasionali emergenze tecnico — operative, che pongano in pericolo la salute delle persone o l'integrità dell'ambiente.
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RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza del 20/05/2022, il Tribunale di Castrovillari dichiarava gli attuali ricorrenti XXX responsabili del reato di cui agli artt. 110 cod.pen., 256 comma 1 lett. a), 183 lett b) n. 2 d.lgs 152/2006 e li condannava alla pena di euro 3.000,00 di ammenda ciascuno. 2. Avverso tale sentenza ha proposto ricorso per cassazione XXX, a mezzo del difensore di fiducia, articolando tre motivi di seguito enunciati. Con il primo motivo si deduce vizio di motivazione e travisamento della prova in relazione all’affermazione di responsabilità, lamentando che il Tribunale, basandosi sulle dichiarazioni dei testi escussi, senza…
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