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Deiezioni animali: quali condizioni per escluderle dalla normativa rifiuti?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 20/03/2023
n. 11564

In termini generali, quel che rileva ai fini della sottrazione delle deiezioni animali dalla normativa sui rifiuti, ex art. 185 del D.L.vo 152/2006, è che tale utilizzazione avvenga nel rispetto delle condizioni di liceità indicate dal D.M. 25 febbraio 2016 e dalla normativa regionale, altresì postulando, la pratica della fertirrigazione, l'esistenza effettiva di colture in atto sulle aree interessate dallo spandimento, nonché l'adeguatezza di quantità e qualità degli effluenti e dei tempi e modalità di distribuzione al tipo e fabbisogno delle colture e, in secondo luogo, l'assenza di dati sintomatici di una utilizzazione incompatibile con la fertirrigazione; peraltro, l’onere della prova relativa alla sussistenza delle condizioni di liceità dell’utilizzazione agronomica degli effluenti ricade su colui che ne invoca l’applicazione.

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Leggi la sentenza

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Il sig. XXX ricorre per l’annullamento della sentenza del 04/03/2022 del Tribunale di Enna che lo ha dichiarato colpevole del reato di cui all’art. 256, d.lgs. n. 152 del 2006, e lo ha condannato alla pena di 10.000,00 euro di ammenda. 1.1. Con il primo motivo deduce l’inosservanza e l’erronea applicazione della fattispecie incriminatrice e mancanza di motivazione. Il Tribunale - afferma - ha attribuito senz’altro alle materie fecali (circa 7 mc) la qualifica di rifiuto senza aver prima verificato le cause di esclusione di tale qualità previste dall’art. 185, comma 1,…
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