Ritenuto in fatto 1.Con sentenza in data 30.10.2015 il Tribunale di Teramo ha condannato, per quanto qui interessa, T. M. alla pena di € 10.000 di ammenda ritenendolo responsabile del reato di cui all'art.256, commi 1 e 2 d.lgs. 152/2006 per aver in qualità di legale rappresentante della s.r.l. C. svolto un'attività di gestione di rifiuti non pericolosi, costituiti da fanghi provenienti da attività di lavaggio, frantumazione di inerti, terre e rocce da scavo misti a rifiuti di natura edile, raccogliendoli e depositandoli all'interno di una cava, nella disponibilità esclusiva della società a seguito di autorizzazione a suo tempo conseguita,…
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Deposito temporaneo: a quali condizioni è regolare?
Categoria: RifiutiAutorità: Cass. Pen., Sez. III
Data: 14/07/2017
n. 34545
Il produttore di rifiuti che intenda invocare il regolare deposito temporaneo di rifiuti, di cui all’ art. 183, D. Lgs. n. 152/2006, lett. bb), dovrà dimostrare, oltre alle condizioni prescritte dalla norma, che il raggruppamento dei rifiuti è stato effettuato prima della raccolta nello stesso luogo in cui essi sono stati prodotti, e per categorie omogenee (nella specie si trattava di accumulo di rifiuti non pericolosi in un’area adibita a cava).
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Ritenuto in fatto 1.Con sentenza in data 30.10.2015 il Tribunale di Teramo ha condannato, per quanto qui interessa, T. M. alla pena di € 10.000 di ammenda ritenendolo responsabile del reato di cui all'art.256, commi 1 e 2 d.lgs. 152/2006 per aver in qualità di legale rappresentante della s.r.l. C. svolto un'attività di gestione di rifiuti non pericolosi, costituiti da fanghi provenienti da attività di lavaggio, frantumazione di inerti, terre e rocce da scavo misti a rifiuti di natura edile, raccogliendoli e depositandoli all'interno di una cava, nella disponibilità esclusiva della società a seguito di autorizzazione a suo tempo conseguita,…
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