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Attività organizzate per il traffico illecito ed associazione per delinquere sono reati distinti?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 20/11/2017
n. 52633

La fattispecie illecita di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, sanzionata dall’art. 260 del D.L.vo 152/2006, si concretizza in seguito all'allestimento di mezzi e attività continuative preordinate al compimento di più operazioni, che risultano finalizzate alla gestione abusiva di rifiuti, così da esporre a pericolo la pubblica incolumità e la tutela dell'ambiente. Tale condotta può anche essere affiancata da un’ulteriore fattispecie criminosa, quale l’associazione per delinquere, di cui all’art. 416 del cod. pen., che si caratterizza per una organizzazione anche minima di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti in modo da turbare l'ordine pubblico. Ne consegue che le due fattispecie, presentando oggettività giuridiche ed elementi costitutivi diversi, possono essere addebitate in concorso nell’ambito della medesima condotta criminosa (Nella specie, dai movimenti di scarico registrati dal gps sul camion, della documentazione fotografica relativa alla discarica, dagli accertamenti dell'ARPA relativi al rinvenimento di rifiuti pericolosi e dai FIR, è stata rilevata un'attività sistematica, e dettagliatamente organizzata con suddivisione dei ruoli, che impiegava mezzi ed immobili di due imprese, con l’obiettivo di realizzare il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti senza l'osservanza delle norme a tutela dell'ambiente).

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