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Criteri di assimilabilità ai rifiuti urbani: chi decide?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Civ. Sez. V
Data: 18/01/2019
n. Ord. 1344

In tema di rifiuti, l’art. 195, comma 2, lettera e), del D.L.vo 152/2006 non può divenire operativo in assenza del decreto del Ministro dell'ambiente, adottato d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico, finalizzato a definire "i criteri per l'assimilabilità ai rifiuti urbani", menzionato nella citata disposizione. Continua, dunque, a sussistere il potere regolamentare dei Comuni di assimilare i rifiuti speciali a quelli urbani, potere mantenuto fermo dall'articolo 21, comma 2, lettera g), del precedente D.L.vo 22/1997: di conseguenza, la deliberazione relativa, ove adottata, costituisce titolo per la riscossione della tassa nei confronti dei soggetti che tali rifiuti producano nel territorio comunale, a prescindere dal fatto che il contribuente ne affidi a terzi lo smaltimento.

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