Ritenuto in fatto – il sig. (omissis) dichiara d’esser proprietario, con la sig. (omissis) d’un appezzamento di terreno sito in (omissis), distinto al CT al (omissis) (come da frazionamento della ex part. 47), ricadente in zona E1 (zona agricola normale) di PRG e attualmente dato in locazione gratuita alla (omissis) corrente in (omissis) di cui il sig. (omissis) assume d’esser il legale rappresentante: – essendo tal terreno oggetto dell’abbandono di rifiuti da parte di ignoti, in data 26 maggio 1998 i proprietari presentarono al Comune di (omissis) una DIA per realizzare una recinzione in muratura (h m 0,60) e…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente
Impianti di gestione rifiuti in area agricola e restrizioni: che ruolo ha la P.A.?
Categoria: RifiutiAutorità: Consiglio di Stato Sez. VI
Data: 02/03/2021
n. 1775
In tema di autorizzazione unica per nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti ex art. 208, co. 6, II per., del D.lgs. 152/2006, il dato testuale dell’art. 208, co. 6, nel prevedere che l’AU costituisca “ove occorra, variante allo strumento urbanistico”, lascia intendere che tale misura non è obbligata, ma è suggerita in quei contesti urbanistici sprovvisti di aree a vocazione industriale site a sufficiente distanza dai centri abitati, per i quali occorra insediare impianti di trattamento e/o di stoccaggio di rifiuti della più varia tipologia, onde la semplice esistenza di aree in zona agricola non ne implica necessariamente la variante industriale. Le restrizioni insediative introdotte per le zone agricole, intese a rafforzare le cautele in tema di edificazione, sono misure assunte allo scopo di evitare, in territori ad alta valenza paesistico-ambientale, sia interventi speculativi, sia quelli estranei alla coltivazione dei fondi e preordinati a svolgere altri e non consentiti scopi, per cui la P.A. può avere interesse a tutelare e salvaguardare il paesaggio, a conservare valori naturalistici, o decongestionare o contenere l'espansione dell'aggregato urbano, ben potendo quindi perseguire anche lo scopo di mitigazione ambientale.
Leggi la sentenza
Ritenuto in fatto – il sig. (omissis) dichiara d’esser proprietario, con la sig. (omissis) d’un appezzamento di terreno sito in (omissis), distinto al CT al (omissis) (come da frazionamento della ex part. 47), ricadente in zona E1 (zona agricola normale) di PRG e attualmente dato in locazione gratuita alla (omissis) corrente in (omissis) di cui il sig. (omissis) assume d’esser il legale rappresentante: – essendo tal terreno oggetto dell’abbandono di rifiuti da parte di ignoti, in data 26 maggio 1998 i proprietari presentarono al Comune di (omissis) una DIA per realizzare una recinzione in muratura (h m 0,60) e…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente
© Riproduzione riservata